Wind e Tre Italia hanno annunciato il ritorno alla fatturazione mensile, ma senza entrare troppo nei dettagli. Rispetto a TIM e Vodafone che hanno esplicitato cosa cambierà a livello tariffario, l’operatore multi-brand si è limitato a dichiarare che “in caso di modifica delle condizioni dell’offerta sarà inviata una comunicazione personalizzata”.
Wind sottolinea che sul fronte residenziale la transizione avverrà a partire dal 5 aprile. “Il costo delle offerte/opzioni relative ai servizi sarà addebitato su base mensile e la fatturazione avverrà con cadenza bimestrale”, si legge nella nota. “Per ulteriori informazioni può contattare il servizio clienti al 155”. Stesso approccio per il mobile (prepagate), dove però la data è fissata per il 4 aprile.
3 Italia sul mobile non dice di più: oltre a suggerire di approfondire con il servizio clienti al 133, fissa come data di transizione il 24 marzo.
Insomma, la trasparenza latita. La speranza è che da qui a marzo/aprile facciano maggiore chiarezza sui canoni, sulle modalità di rescissione e soprattutto nell’ambito mobile dove con il ritorno ai 12 canoni si rischia di perdere il traffico voce, dati e SMS previsto dalla precedente modalità di fatturazione. Occasione persa, speriamo si rifacciano.
In futuro i contratti saranno dotati di un kit che comprende la mascherina per dormire?