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Rigopiano un anno dopo: «Mai più»

Gen 18, 2018

Mai pi. A un anno dalla valanga che travolse l’hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), provocando la morte di 29 persone fra ospiti del resort e dipendenti, al palazzetto dello sport di Penne il giorno della commemorazione. Una giornata organizzata dal Comitato vittime di Rigopiano, che riunisce superstiti e familiari degli scomparsi, in collaborazione con la pro loco e il patrocinio del comune di Penne.

Ogni nota, ogni parola stata pensata per far sentire al mondo il nostro grido

I familiari delle vittime di Rigopiano, si sono riuniti in un comitato per sorreggerci – spiegano su Facebook – nella dura battaglia che stiamo combattendo. Ogni nota, ogni parola stata pensata per far sentire al mondo il nostro grido. Siamo noi familiari che quel giorno ci riuniremo per urlare in silenzio al mondo la nostra rabbia e la nostra sete di verit e giustizia, che non ci abbandoneranno mai.

Da sinistra, in alto: Jessica Tinari, Marinella Colangeli, Roberto Del Rosso, Cecilia Martella, Ilaria Di Biase, Pietro Di Pietro, Marco Vagnarelli e Paola Tomassini. Nella seconda riga, da sinistra: Alessandro Riccetti, Luciano Caporale e Silvana Angelucci, Stefano Feniello, Marco Tanda, Marina Serraicco e Domenico Di Michelangelo. Da sinistra, terza riga: Emanuele Bonifazi, Luana Biferi, Claudio Baldini e Sara Angelozzi, Linda Lanzetta, Gabriele D’Angelo, Nadia Acconciamessa. Da sinistra, quarta riga: Alessandro Giancaterino, Valentina Cicioni, Faye Dame, Tobia Foresta e Barbara Iudicone, Sebastiano Di Carlo, Barbara Nobilio. (Ansa)

Una fiaccolata, un corteo e la commemorazione a Penne

Nella mattinata previsto un momento di raccoglimento e preghiera, in forma privata, davanti al punto in cui sorgeva l’Hotel Rigopiano. Poi, alle 10,30, partendo dal bivio Mirri di Farindola, con una fiaccolata, il corteo giunger fino alla chiesa parrocchiale per assistere alla messa dell’arcivescovo di Pescara, Tommaso Valentinetti, a Farindola, in ricordo delle vittime.

Nel pomeriggio, alle la commemorazione all’interno del Palazzetto dello sport di Penne, che fu la base dei soccorritori durante i giorni della tragedia. L’arcivescono di Pescara benedir le 29 piante di leccio – una per ogni vittima – che saranno messe a dimora nei pressi della Cittadella dello sport. Poi la lettura di alcune poesie dedicate alle vittime, interverranno i rappresentanti dei Comitati Nazionali e si esibiranno diversi artisti, tra i quali il tenore abruzzese Piero Mazzocchetti, accompagnato dall’Orchestra giovanile di fiati ‘Claudio Monteverdi’. Ci saranno poi interventi di personalit del mondo della cultura e dello spettacolo, fino alla chiusura, prevista intorno alle 18, affidata ai canti della ‘Corale Monte Camicia’ di Penne.

In un libro le storie e i messaggi WhatsApp delle vittime

Le storie e gli ultimi messaggi WhatsApp inviati dalle vittime ai familiari. Chi era in vacanza, chi lavorava, chi voleva tornare a casa ma rimase nell’albergo perch la strada per scendere era impraticabile. Un viaggio nel dolore quello di “Rigopiano Vite spezzate”, della giornalista del “Centro” Simona De Leonardis. Storie di figli rimasti senza genitori e di genitori rimasti senza figli, dei desideri, dei progetti e degli affetti di ognuna delle vittime.

Il peso della neve: il libro dei sopravvissuti

 uscito anche “Il peso della neve. Storia della nostra famiglia sotto la valanga di Rigopiano”, un libro firmato da Adriana e Giampiero Parete, l’unica famiglia che si salv dalla valanga. Giampiero per un giorno e due notti fu considerato l’unico sopravvissuto della famiglia. Poi, lentamente, i soccorritori tirarono fuori la moglie Adriana e i due figli, Gianfilippo e Ludovica. Vivevamo come se fossimo sospesi nell’incredulit di essere vivi. Come se temessimo che, parlandone, si potesse spezzare l’incantesimo, come se da un momento all’altro potesse ricominciare tutto da capo, ha scritto Giampiero Parete sul suo profilo Facebook.

Matrone: ci hanno scortato verso la morte

Ci hanno scortato verso la morte la sera prima. Hanno pulito la strada, aprendoci la via per la morte e per non tornare pi a casa, ha dichiarato Giampaolo Matrone, l’ultimo sopravvissuto dell’hotel Rigopiano, tirato fuori dopo 62 ore da sotto le macerie del resort. Ha subito 5 interventi al braccio e alla gamba. Ora tornato nella sua pasticceria a Monterotondo, in provincia di Roma. Sua moglie, Valentina Cicioni, a casa non c’ mai tornata.

L’ex prefetto: la viabilit non preoccupa

La viabilit allo stato non preoccupa particolarmente, anche se il Prefetto ha disposto il fermo di mezzi pesanti in alcune zone per non intralciare i soccorsi”. quanto comunicato dall’ex prefetto di Pescara Francesco Provolo, tra le 15.40 e le 17.25 del 18 gennaio scorso, mentre l’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara) stava per essere travolto da una valanga, durante la riunione del Centro operativo regionale per le Emergenze (Core), convocata dal presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso. La trascrizione contenuta nel verbale della riunione che si tenne nel Palazzo della Provincia di Pescara. Il verbale prosegue con la segnalazione di difficolt per raggiungere le case isolate e della situazione pi critica legata alla mancanza di energia elettrica.

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