L’annuncio ufficiale è arrivato oggi: il governatore della Lombardia Roberto Maroni non si ricandiderà alle Regionali. Una decisione per molti arrivata a sorpresa che ha riaperto i giochi sulle elezioni del 4 marzo, con confusione anche nel centrodestra su una partita che sembrava già vinta. Ora spunta il nome di Attilio Fontana (ex sindaco di Varese, leghista come Maroni) che potrebbe essere incoronato da un vertice ad Arcore. Anche se gli azzurri avrebbero preferito – e non è detto che non ci riescano – un loro candidato, come la coordinatrice regionale Mariastella Gelmini per sfidare Giorgio Gori, il candidato del centrosinistra (ma non di tutta).
In questo scenario a dir poco fluido, si inserisce anche il vulcanico critico d’arte Vittorio Sgarbi, fondatore e leader del movimento “Rinascimento”, nonché assessore regionale in Sicilia ed ex assessore alla Cultura del Comune di Milano con Letizia Moratti.
Sgarbi potrebbe concorrere alla carica di presidente della Lombardia. Almeno questo è quello che sostiene il diretto interessato: “Le sollecitazioni che mi giungono
in queste ore dalla base del movimento e dagli alleati politici mi impongono di valutare questa prospettiva” ha spiegato in una nota.Sgarbi ha spiegato che “la Lombardia è oggi la regione simbolo di un’Italia che produce e crea ricchezza: qui è già in atto un modello di ‘rinascimento’, anche se per le arti e la cultura c’è ancora molto da fare. E’ una proposta, quindi, alla quale guardo con particolare interesse”.