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Visite fiscali, niente armonizzazione per le fasce orarie di pubblico e privato

Gen 2, 2018

Salta, almeno per ora, la fascia unica di reperibilit per le visite fiscali, una delle novit di maggior rilievo prevista dai decreti correttivi alla riforma Madia del Pubblico impiego. Il nuovo regolamento per “l’accertamento delle assenze dal servizio per malattia”, firmato dalla ministra Madia di concerto con il ministro Poletti e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29 dicembre scorso conferma infatti le attuali fasce orarie di reperibilit: 7 ore per i dipendenti pubblici, 4 per quelli privati. Il ministero della Pubblica amministrazione avrebbe motivato la scelta spiegando che dalla parificazione deriverebbe una riduzione delle finestre orarie per gli statali e dunque una minore incisivit della disciplina dei controlli.

Sette ore contro quattro

Nel dettaglio, il decreto 206/2017 del Dipartimento della Funzione pubblica di palazzo Chigi (in vigore da mercoled 13 gennaio) individua le fasce di reperibilit tra le 9 e le 13 e tra le 15 e le 18 di ciascun giorno (anche non lavorativi e festivi), mantenendo cos gli orari attualmente previsti per i dipendenti pubblici e lasciando immutata la differenziazione tra il pubblico e il privato, dove le finestre sono pi brevi, ricomprese tra le ore 10 e le 12 e tra le ore 17 e le 19. D’altra parte erano due le strade percorribili: allargare gli spazi per i lavoratori del privato, come pi volte proposto dal presidente Inps Tito Boeri, che si era espresso per portare tutti a sette ore; oppure accorciare la reperibilit per gli statali, opzione per giudicata non percorribile dalla Funzione pubblica.

La linea del ministero

Palazzo Vidoni, gi alla fine di agosto, in occasione del parere del Consiglio di Stato sul provvedimento, aveva osservato come l’armonizzazione alla disciplina prevista per i lavoratori privati avrebbe comportato (per i dipendenti pubblici) una riduzione delle fasce orarie da sette ore giornaliere a sole quattro e, quindi, una minore incisivit della disciplina dei controlli.

S ai controlli con cadenza sistematica e ripetitiva

Accantonata l’armonizzazione della fasce orarie, i 10 articoli del Regolamento confermano l’altra novit annunciata, ovvero la possibilit da parte dell’Inps di effettuare controlli medici a domicilio (affidati ad uno dei 1.300 medici iscritti alle liste speciali per le visite fiscali) con cadenza sistematica e ripetitiva, anche in prossimit delle giornate festive e di riposo settimanale (articolo 2).

La stretta sulle cause di esclusione

Tra le novit rientra anche la stretta relativa alle ipotesi di esclusione dall’obbligo di reperibilit del dipendente in malattia, che passano dalle 5 individuate da un Dm Brunetta del 2009 (patologie che richiedono terapie salvavita, infortuni sul lavoro, malattie per le quali stata riconosciuta la causa di servizio, stati patologici connessi a invalidit riconosciuta, e dipendenti gi interessati da visita fiscale, per il periodo di prognosi indicato nel certificato) a tre. L’articolo 4 del nuovo regolamento conferma come infatti come cause di esclusione solo le patologie che richiedono terapie salvavita; la causa di servizio riconosciuta che abbia dato luogo all’ascrivibilit della menomazione unica o plurima alle prime tre categorie della Tabella A o E del DpR n. 834/1981, e gli stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidit riconosciuta, pari o superiore al 67%.

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