La procura di Aosta mira a far luce sul ruolo dei vertici della Sav, società che gestisce l’autostrada A5 Quincinetto-Aosta, nell’indagine per omicidio colposo sull’incidente costato la vita la notte di Capodanno a Federica Banfi, 21 anni, di Legnano (Milano) e seri traumi ad altri quattro giovani ricoverati in prognosi riservata. Gli accertamenti si concentrano sulle condizioni del manto stradale, su cui è stato rilevato molto ghiaccio.
In base ai primi riscontri gli inquirenti tendono ad escludere responsabilità per i conducenti dei due mezzi coinvolti. Si tratta di un minivan da nove posti che ha sbandato e che è stato colpito dal pullman che lo seguiva. I veicoli sono sotto sequestro e saranno sottoposti a una perizia con cui la procura accerterà la dinamica dello scontro. L’indagine è affidata al pm Carlo Introvigne, che subito dopo l’incidente si è recato sul posto per svolgere un sopralluogo.
La giovane era in vacanza in Valle d’Aosta con il gruppo parrocchiale di Canegrate (Milano). I veicoli – un pullman e sei minivan – erano diretti ad Aosta, dove erano in corso i festeggiamenti per il Capodanno. A bordo si trovavano poco più di 100 giovani del milanese. Erano giunti in Valle dopo Santo Stefano per una vacanza organizzata dagli oratori in una casa per ferie a Brusson, in Val d’Ayas.
Un tratto dell’A5, foto dalle telecamere della Sav
“Il dolore per la tragica morte di Federica è un peso enorme per le nostre comunità cristiane di Canegrate e San Giorgio su Legnano” ha detto don Andrea Citterio, vicario parrocchiale di Canegrate, la parrocchia frequentata dalla 21enne.
“Dalle prime ricostruzioni – continua don Citterio – l’incidente che ha coinvolto un pullman che abbiamo noleggiato e un pulmino del nostro oratorio è avvenuto a causa di una lastra di ghiaccio presente sul fondo della carreggiata autostradale, nonostante i mezzi
viaggiassero in sicurezza e rispettando il codice della strada”.Come ricorda il vicario, “le conseguenze dell’incidente sono gravissime. Federica è mancata a causa del colpo violento subito durante l’impatto mentre gli altri ragazzi del pulmino sono stati trasportati al pronto soccorso di Aosta. Questa prova, capitata in giorni che immaginavamo sereni e di crescita, ci aiuti a capire – lo dobbiamo a Federica – quanto sia importante vivere seriamente”.