MILANO – Ore 9.45. Le Borse europee aprono deboli, sulla scia della chiusura poco mossa registrata ieri a Wall Street. Solo Londra avanza positiva e sale dello 0,06%, Milano cede lo 0,2%, Francoforte lo 0,16% e Parigi perde lo 0,15%. In Asia sono prevalsi invece gli acquisti, soprattutto a Seul e Shanghai, protagonista ieri di una seduta in flessione. Di segno opposto Tokyo, che ha chiuso in calo dello 0,56%, nonostante il dato positivo arrivato sul fronte della produzione industriale, cresciuta dello 0,6% a novembre.
A frenare il Nikkei soprattutto l’apprezzamento dello yen sul dollaro, che ha perso decisamente terrano con il calo dei rendimenti dei Treasuries Usa. Indebolimento che si è sentito anche sull’euro, che in mattinata passa di mano a 1,1935 sulla divisa Usa, tornando ai livelli visti a fine settembre.
Sul fronte dell’agenda, il Tesoro torna sul mercato mettendo in asta titoli a medio lungo termine fino a sette miliardi e la Bce, col bollettino economico, aggiorna alcune proiezioni relative all’Eurozona. Dagli Usa occhi dei mercati puntati sui saldi della bilancia commerciale a novembre.
Il petrolio riguadagna lievemente terreno dopo la pausa di ieri, mantenendosi sui livelli a cui era cresciuto dopo l’incidente ad un importante oleodotto in Libia. Il greggio tratta a 59,77 dollari per il barile Wti (59,64 ieri sera in chiusura di giornata). In salita anche le quotazioni del Brent a 66,77 dollari al barile. In crescita anche l’oro, il metallo vale 1291 dollari l’oncia, guadagnando lo 0,31%.