MILANO – Ore 9.20. Il successo degli indipendentisti in Catalogna, con il rischio di nuove tensioni tra Barcellona e Madrid, impensierisce gli investitori in Europa, in una mattinata che vede l’euro perde terreno contro le principali valute e gli indici europei partire in calo. La peggiore è ovviamente Madrid, che cede in avvio l’1,5%, Londra perde lo 0,13%, Francoforte arretra dello 0,27% e Parigi dello 0,28%. A Piazza Affari il Ftse Mib scende dello 0,29%.
Spunti che invece poco hanno toccato le contrattazioni fuori dal Vecchio Continente, con Tokyo che ha chiuso in rialzo dello 0,16%, seguendo principalmente l’orientamento di Wall Street, anch’essa protagonista di una seduta a segno più ieri.
La valuta europea in mattinata comunque recupera una parte del terreno perso a ridosso dell’esito dle voto in Catalogna, e scambia a 1,185 al cambio con il dollaro. Contro lo yen invece la moneta unica vale 134,38.
Prevedibili anche le conseguenze sul mercato obbligazionario, con lo spread Bonos-Bund che sale di 5 punti a 108, e quello Btp-Bund a 150, con il rendimento del decennale italiano all’1,92%.
Sul fronte macroeconomico, l’ultima seduta prima della settimana delle feste natalizie, sono attesi i dati sulla fiducia dei consumatori in italia e germania e i dati aggiornati sul pil in francia e gran bretagna, mentre dagli usa arrivano i dati sulla spesa per consumi e la fiducia delle famiglie.
Quotazioni del petrolio in lieve calo ma con il greggio Wti che resta ancora sopra il livello dei 58 dollari al barile;sul mercato after hour di New York i contratti con scadenza a febbraio cedono 16 centesimi a 58,20 dollari al barile. Il Brent 13 centesimi a 64,77 dollari. Poco mosso l’oro: il metallo prezioso passa di mano a 1.267 dollari l’oncia con un aumento settimanale dello 0,8%. L’oro si avvia a chiudere l’anno con un apprezzamento del 10%..