MILANO – Ore 9.15.Si ridimensiona l’euforia sul mercato per la riforma fiscale Usa. Dopo i forti guadagni di ieri le Borse europee ripartono in lieve rialzo. Milano sale dello 0,21%, Londra sale dello 0,3% Francoforte è piatta mentre Parigi è in calo dello 0,06%. Pesa anche lo stallo delle trattative tra Regno Unito e Commissione, che ieri si sono nuovamente fermate. Tokyo ha chiuso in calo, scontando le forti vendite che hanno colpito ieri a Wall Street tutto il comparto tecnologico. L’indice Nikkei ha chiuso in calo dello 0,37%. L’euro è stabile sul dollaro. La moneta europea passa di mano a 1,1875 e 133,70 yen. Lo spread si attesta a quota 137 punti, con il rendimento del decennale italiano all’1,71%.
Sul fronte macroeconomico, in Italia si rafforza l’indice Pmi servizi a 54,7 a novembre dal 52,1 di ottobre. Tra i dati attesi, gli indici pmi servizi e composito finale di Francia, Germania, Gran Bretagna ed Eurozona, l’Istat diffonde la nota mensile sull’andamento dell’economia italiana, novembre, dall’Eurozona le vendite al dettaglio a ottobre, dagli Stati Uniti la bilancia commerciale, ottobre, e l’indice Ism non manifatturiero, novembre.
Quotazioni del petrolio in lieve calo con i contratti sul greggio Wti con scadenza a gennaio che passano di mano a 57,41 dollari al barile (-0,1%) mentre il Brent cede lo 0,2% a 62,33 dollari. Poco mosso l’oro: il lingotto con consegna immediata passa di mano a 1.275,3 dollari l’oncia..