È lo stesso CEO Oliver Blume ha dire, rispondendo ai giornalisti americani negli USA, che la prossima generazione di Porsche 911, quella in arrivo nel 2019, potrà accogliere se non al debutto di certo durante la sua carriera, l’ibrido plug-in. Come già altre volte e da lungo tempo vi avevamo accennato informalmente, sulle pagine di Automoto.it, la cosa è data ormai per certa nell’ambiente e questa occasione pur informale anch’essa, riveste ormai dichiarazione quasi ufficiale che durante gli anni Venti arriverà sulle strade un modello di Porsche 911, per quasi chiunque “la Porsche” molto distante dal lontano concetto originario che da sempre la caratterizzava tecnicamente, quella distribuzione di elementi sul pianale conclusa a margine del retrotreno con il mitico endotermico, sei cilindri aspirato.
Ma il futuro, già in sviluppo nel presente, è questo, gli unici limiti paiono essere oggi quelli di prestazione, per avere autonomia e velocità sufficienti a mantenere, anche se sarebbe lodevole incrementare, il blasone del modello. Le indiscrezioni riporate dal Salone americano parlano ora di elementi 47 Ah per range di solo elettrico a 70 chilometri. Staremo a vedere, cosa ne diranno i puristi, di certo la 911 rimarrà sempre fascinosa e veloce, soprattutto desiderata, quanto rispetto alle concorrenti man mano più o meno simili che in passato, sarà il mercato a deciderlo.