Come tipico di ogni periodo pre-elettorale, si alzano nuove ipotesi inerenti a migliorare lo stato delle cose in ambito pubblico e ad accattivare interesse, o meglio appoggi favorevoli, un po’ su tutti i fronti incluso quello automobilistico, a noi molto caro. È di questi giorni l’affermazione di Silvio Berlusconi inerente la possibilità di eliminare il pagamento bollo auto, per la prima posseduta.
Un’ipotesi molto forte, in qualche modo paragonabile a quella della ICI / IMU sulla prima casa e che sicuramente si scontra con esigenze di bilancio degli enti pubblici, a partire da quelli delle Regioni. Il tema delle tasse automobilistiche è già stato fronte di parecchi correttivi negli ultimi decenni, con un incremento più che un decremento, soprattutto per certe fasce di vetture, non sempre definibili di lusso ma purtroppo per i loro proprietari dotate di potenza superiore ai 250 CV (la nota definizione tutta tricolore del superbollo).
Staremo a vedere quello che accadrà, ben venga che si sollevi il tema e di certo una maggiore gradualità di imposta, secondo quelle che sono le reali condizioni inquinanti di un veicolo o il suo servizio e non sulla pura potenza da libretto, come ora, sarebbero gradite da chiunque nel mondo automobilistico (specie chi ami o lavori con le potenti sportive) oltre che dalla razionalità, però sappiamo che in politica la logica razionalità non conta troppo.