MILANO – Ore 9.10 Regna la cautela sui mercati in avvio di settimana. Gli investitori restano in attesa di una lunga serie di dati in arrivo dalle principali economie mondiali – a partire dal Pil Usa – mentre prorpio negli Stati Uniti è ancora la riforma fiscale promossa da Donald Trump a catalizzare la maggior parte delle attenzioni, con il presidente in pressing sui senatori dopo il via libera della Camera. L’obiettivo è arrivare all’approvazione prima di Natale.
Milano cede in avvio lo 0,12%, Londra perde lo 0,2% e Francoforte e Parigi arretrano dello 0,4%.
Sui mercati asiatici ad una spinta iniziale è seguita una frenata. Tokyo in mattinata ha esaurito i guadagni registrati in partenza, chiudendo in calo dello 0,24%, con lo yen sin apprezzamento sopra quota 111,30 sul dollaro. Sempre sui mercati valutari è sostanzialmente stabile l’euro sul dollaro, a 1,1922, non lontano dai livelli visti venerdì sera. Lo spread è stabile a 145 punti con il rendimento del decennale italiano all’1,8%.
Tra i dati Macroeconomici della giornata l’Istat diffonde quelli sulla fiducia dei consumatori e delle imprese a novembre, mentre negli Stati Uniti vengono pubblicati i dati sulle vendite di nuove case a ottobre. Il tesoro ha in programma l’asta di Ctz da 1,5 fino 2 miliardi.
In calo il prezzo del petrolio, in attesa della riunione dell’Opec di giovedì prossimo quando i Paesi produttori si riuniscono a Vienna in un incontro allargato anche a quelli non Opec per negoziare un prolungamento dei tagli alla produzione, in scadenza a marzo. Sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti cedono di 28 cent a 58,67 dollari e quelli sul Brent arretrano di 4 cent a 63,82 dollari. L’oro sale leggermente a 1290 dollari l’oncia, in crescita dello 0,16%.
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