E adesso, Milano ci crede davvero. La prima votazione dei 27 Paesi Ue per assegnare la sede dell’Ema ha disegnato già una classifica. E Milano è in testa con 25 punti. Seguono Amsterdam e Copenaghen con 20. Sono le tre città che proseguiranno la corsa e si giocheranno la vittoria. Sarà una battaglia alla “pari”, quindi, tra tre candidate considerate forti tecnicamente. Ma la grande paura di vedersi superare da Bratislava già al primo round è esorcizzata.
Alla vigilia del Consiglio affari generali europei, era quello il timore. Di rimanere stritolati da giochi geopolitici incrociati non riuscendo a superare il primo scoglio. Ma le diplomazie hanno lavorato fino all’ultimo secondo utile per conquistare il maggio numero di conensi possibili.
Quando i bookmaker puntavano su Bratislava
Il sistema di voto, infatti, prevede lo scrutinio segreto e può arrivare a un massimo di tre round. Al primo turno, ogni Paese aveva a disposizione
sei punti da assegnare: tre alla città preferita, due alla seconda e uno alla terza. Milano è stata la più votata, ma per vincere a questo stadio servivano 14 endorsement da tre punti. Alla seconda votazione, i Paesi avranno un solo punto. Vince chi arriva alla maggioranza e incassa 14 preferenze. Se così non accadrà si andrà al ballottaggio tra le due più votate. In caso di pareggio, si estrarrà a sorte.