• 22 Dicembre 2024 4:01

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Tariffe a 28 giorni, trovato accordo tra Pd Governo su come abolirle

Nov 8, 2017

MILANO – Governo e PD hanno raggiunto l’accordo su come abolire le tariffe a 28 giorni, per telefonia e tv. Dopo i dubbi su un possibile scontro tra il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, e il Pd, si è raggiunto un compromesso nell’emendamento che il ministro ha presentato in serata alla Legge di Bilancio 2018, in commissione Bilancio del Senato. In sostanza le tariffe devono essere mensili o a multipli di mesi, ad eccezioni di promozioni che devono avere durate inferiori al mese e comunque non rinnovabili. Le sanzioni arrivano fino a 5 milioni di euro.

Nei giorni scorsi, come riportato da Repubblica, e fino a questa sera PD e Governo erano in disaccordo sul testo dell’emendamento. Infatti ne avevano elaborati due in contrasto tra loro. L’emendamento di Calenda invece è stato presentato come un sub emendamento a quello già depositato da Esposito (PD), che a sua volta ripercorre le indicazioni presentate – in forma di progetto di legge – dall’onorevole democratica Alessia Morani, alla Camera soltanto pochi giorni fa. L’iniziativa parlamentare ha già trovato d’altra parte la sponda dell’Agcom, che ha avviato procedimenti sanzionatori e chiesto maggiori poteri.

“Abbiamo raggiunto la quadra con il Governo, io e Morani siamo d’accordo sul testo”, dice Epifani. Oggi un comunicato stampa di Aduc criticava anche l’emendamento Esposito, paventando che anche le promozioni di durata temporanea potessero aprire una scappatoia per gli operatori. “Non credo, il testo è stato visto con Agcom, ma comunque possiamo fare una precisazione sulle promozioni”, dice Esposito. Come ha ricostruito Repubblica, le grandi compagnie sarebbero anche pronte a tornare indietro alla fatturazione mensile, vista la pressione ormai crescente da ogni parte, ma chiedono al governo una sorta di periodo di moratoria sulla possibilità dei clienti di recedere dai contratti. In sostanza, vorrebbero far scattare degli aumenti tariffari per il 2018 in concomitanza con il ritorno alle 12 bollette, in modo da spalmare gli stessi incassi annui su meno fatture ma senza perdere introiti per i loro conti economici. Se così facessero, dovrebbero concedere ai clienti la possibilità del recesso gratuito. Temendo però una corsa al ribasso da parte di alcune compagnie, alcune società suggeriscono di congelare questo diritto per i consumatori.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close