HP ha sviluppato una stampante pensata espressamente per l’uso sulla Stazione Spaziale Internazionale, la HP ENVY Zero-Gravity.
Una parte dei componenti della stampante è standard, mentre un’altra è stata realizzata ex novo per consentirle di funzionare al meglio a bordo dell’ISS. HP ha messo a punto nuove soluzioni per la gestione della carta e delle cartucce esauste inassenza di gravità, usato materiali plastici con ritardanti ignifughi, rimosso le componenti di vetro e assicurato connettività wireless e via cavo.
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Inoltre, la stampante doveva essere in grado di funzionare in ogni posizione (0⁰, 90⁰, 180⁰ e 270⁰) e di superare test ambientali particolarmente severi per fattori quali materiali, rumorosità, compatibilità dell’alimentazione o resistenza alle fiamme.
La sfida principale per HP è stata quella per rispondere ai requisiti per l’assenza di gravità, particolarmente difficili da raggiungere e verificare per la loro stessa natura unica. Grazie a una completa re-ingegnerizzazione delle componenti e all’utilizzo di materiali speciali e tecnologie per la stampa 3D, è stato però possibile realizzare la stampante HP ENVY Zero-Gravity rispondendo alle richieste specifiche della NASA.
L’equipaggio dell’ISS utilizza circa due risme di carta al mese per stampare usando i dispositivi a bordo della stazione. Gli astronauti preferiscono avere una copia fisica delle informazioni critiche per le loro missioni – come le procedure da seguire durante le emergenze, inventari con le traiettorie di rientro oppure timeline – ma anche delle loro lettere e foto personali, che li mantengono in contatto con la Terra e i loro cari.
Le stampanti HP ENVY Zero-Gravity raggiungeranno la ISS a bordo del razzo Space-X 14.