giovedì 2 novembre 2017 10:20
ROMA – «Penso sia stato determinate rischiare. Molto, sempre. Nel senso che ho vinto tante gare. All’inizio più facilmente. Poi, con l’avanzare della stagione, è stato sempre più difficile arrivare primi. Ma comunque ho continuato a farlo dando tutto, senza fare troppi calcoli. Credo che questa sia stata una delle chiavi del successo». Il campione del mondo della classe Moto2, Franco Morbidelli, è entusiasta del titolo vinto grazie al terzo posto in Malesia, che lo ha portato al primo titolo iridato in carriera. «A chi lo dedico? Più che altro un ringraziamento a tutte le persone che mi vogliono bene, che sono con me e che mi aiutano. Quelli con cui lavoro a casa e in pista ed a tutti coloro che mi sono accanto. Se non ci fossero non sarei la persona e il pilota che sono oggi».
NEL 2018 – Dividere il box con Thomas Luthi, lo svizzero che gli ha conteso il titolo fino a Sepang, il prossimo anno «sarà sicuramente interessante. Io e Tom saremo compagni di squadra. È un pilota di grandissima esperienza e avrò l’opportunità di guardandolo da una posizione privilegiata». A Valencia Morbidelli proverà la Honda RC213V, nei test dopo gara: «Mi aspetto molta potenza. I miei primi giri su una MotoGp saranno sicuramente una esperienza da ricordare». In MotoGp ritroverà il suo mentore Valentino Rossi: «Spero di imparare molte cose. È una leggenda del motociclismo e sono fortunato a dividere la pista con lui. Mi piacerebbe trovarmelo vicino qualche volta, significa che starò andando forte».