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Tsipras vara il “dividendo sociale”. Un miliardo a Natale ai più poveri

Ott 20, 2017

MILANO – Alexis Tsipras prova a cambiare verso. E dopo aver imposto – obtorto collo – alla Grecia due anni di austerità prescritta dall’ex-Troika si prepara a distribuire alle famiglie più povere il tesoretto (un miliardo secondo le stime) accumulato grazie a un surplus di bilancio migliore delle previsioni. Una mossa che ha già fatto inarcare più di un sopracciglio a Bruxelles. Atene – sostiene il governo ellenico – ha fatto tutti i compiti a casa imposti dai creditori. Quest’anno, anzi, farà meglio delle aspettative generando un avanzo primario (la differenza tra entrate e uscite dello stato prima degli interessi sul debito) pari al 2,2% del Pil, ben oltre l’1,75% chiesto da Bce, Ue e Fmi. E l’esecutivo ha deciso di utilizzare le entrate aggiuntive “pari a circa un miliardo” – come ha dichiarato il portavoce del governo Dimitris Tzanakopoulos – come dividendo sociale da distribuire “alle classi sociali che più hanno sofferto durante la crisi”.

Tempistica e meccanismi delle misure sono ancora da definire. L’esecutivo di Atene incontrerà Fondo, Eurotower e Bruxelles la prossima settimana per presentare il suo budget 2018. A fine novembre – calcola Tzanakopoulos – saranno disponibili i dati quasi definitivi sulla performance di quest’anno e a quel punto il governo Tsipras potrebbe avere le mani libere per distribuire il suo tesoretto. Che probabilmente arriverà nelle tasche dei beneficiari attorno a Natale. La mossa del premier – reduce dall’incontro alla Casa Bianca con Donald Trump – ha due obiettivi chiari: il primo è ricompattare il partito rilanciando il “programma parallelo” di aiuti sociali promesso a inizio legislatura e invocato da tempo dalla sinistra di Syriza. Il secondo è risalire i sondaggi dove il centrodestra di Nea Demokratia è arrivato prima dell’estate a un vantaggio di 15 punti percentuali.

Il vento però, almeno così scommette Tsipras, ha iniziato a girare. Nei prossimi mesi (“comunque il più presto possibile”, assicura il portavoce) sarà chiusa la seconda fase del salvataggio con l’ok alle ultime misure d’austerità. A quel punto potrebbe arrivare l’agognata ristrutturazione del debito seguita a ruota dalla cancellazione dei controlli di capitale introdotti nel luglio 2015. Il presidente del Consiglio conta di cavalcare quest’onda per accorciare le distanze dai rivali. sfruttando pure la ripresa dell’economia, con il Pil che quest’anno potrebbe salire del 2%. I segnali sono per ora incoraggianti. Da luglio Syriza è in ripresa e ha ridotto di 5 punti la distanza da Nea Demokratia. Con le elezioni previste (salvo sorprese) nell’autunno 2019 e il “lievito” del dividendo sociale la forbice potrbbe continuare a restringersi rilanciando prima delle urne le quotazioni della sinistra.

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