I taxi si fermeranno di nuovo il 21 novembre. Le organizzazioni sindacali dei tassisti avevano proclamato uno sciopero nazionale per il 7 novembre, ma la Commissione di garanzia sugli scioperi non ha ritenuto accettabile quella data e i sindacati sono stati costretti a sceglierne un’altra (il 21 novembre). Si fermeranno i tassisti di Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Roma che si ritroveranno a manifestare nella Capitale. Lo ha stabilito il Parlamentino che si riunito oggi a Firenze.
Finisce la tregua raggiunta a fine febbraio
Secondo i sindacati dei tassisti, che hanno sposto le loro ragioni in un documento, il governo colpevole di aver deregolamentato il settore del trasporto pubblico non di linea. Finisce cos la tregua raggiunta a fine febbraio dopo le lunghe proteste dei tassisti culminate in uno stop di 5 giorni consecutivi nelle grandi citt.
Non sono stati firmati i decreti attuativi
Era attesa, scrivono i sindacati, la firma entro 30 giorni dei decreti attuativi. Decreti che non sono arrivati.
La mancanza di regole, sostengono i sindacati dei tassisti, favorisce la giungla nel settore, dove gli Ncc operano senza limiti n obblighi, e le multinazionali, Uber in testa, approfittano della situazione organizzando servizi con chi non deve pi rispondere di norme certe. Il tutto a scapito degli utenti per i quali erano state pensate le regole del trasporto pubblico locale, ormai sospese a causa dell’emendamento Lanzillotta contenuto nel Milleproroghe che ha cancellato qualsiasi regola e sanzione per i noleggi con conducente. Il documento stato firmato da tutti i sindacati tranne
Confartigianato e Legacoop. Fita Cna ha firmato con riserva.
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