Svolta nel caso del peschereccio di Mazara del Vallo sequestrato in Tunisia. L’equipaggio dovrebbe tornare domani in Sicilia, dietro pagamento del 50 per cento dell’ammenda comminata all’armatore della Anna Madre, pari a 34mila euro nel complessivo.
Mancano gli ultimi dettagli per definire l’accordo. L’imbarcazione resterà ormeggiata al porto di Sfax fino a metà ottobre per effettuare il fermo biologico.Il peschereccio era stato sequestrato il 16 settembre, nel Canale di Sicilia, a Sud di Lampedusa. Secondo le autorità tunisine non si trovava in acque internazionali, fatto smentito dal capitano Giacomo Giacalone e dell’armatore Giampiero Giacalone, che adesso sono in silenzio stampa.