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Spesometro, per i commercialisti è ancora caos. Garante Privacy: “Rischi da gestione dati”

Ott 3, 2017

MILANO – Mancano ormai poche ore alla scadenza (prolungata) per l’adempimento della comunicazione dei dati delle fatture attraverso lo Spesometro, ma i commercialisti denunciano nuove difficoltà e chiedono che si arrivi a un rinvio più lungo dei termini. Rinvio che il viceministro all’Economia, Luigi Casero, aveva di fatto promesso nei giorni scorsi. Intanto il Garante della Privacy punta il dito contro quanto accaduto mettendo a nudo le debolezze del sistema.

“Portale dell’Agenzia delle Entrate a tratti bloccato, farraginoso e di fatto inutilizzabile quando si supera la soglia di un centinaio di clienti e fornitori. File scartati senza che il sistema ne comunichi agli intermediari la motivazione, campi dati non adattabili ai clienti e/o fornitori esteri. Sono alcuni dei perduranti problemi legati allo Spesometro”, segnala in una nota il Consiglio nazionale dei commercialisti, a meno di due giorni dalla scadenza dell’adempimento fissata al 5 ottobre. “Ancora oggi – spiegano i due delegati alla fiscalità del Consiglio nazionale della categoria, Gilberto Gelosa e Maurizio Postal – riceviamo dai colleghi di tutta Italia segnalazioni di difficoltà tecniche riscontrate con il sito delle Entrate. E’ evidente come, a meno di due giorni ormai dalla scadenza dei termini per l’adempimento, la situazione, dopo il caos dei giorni scorsi, sia tutt’altro che ritornata alla normalità. I nostri colleghi – denunciano Gelosa e Postal – lavorano da oltre un mese a questo adempimento in un quadro surreale di incertezza e frustrazione”.

Casero, intervenendo alla Commissione Finanze nei giorni scorsi, aveva spiegato che la proroga del termine arriverà non appena il sistema di trasmissione telematica dei dati delle fatture sarà pienamente operativo: “Stabiliremo un termine congruo per far sì che ci possa essere l’invio della fatture”, aveva assicurato, “non appena diventerà totalmente operativo il sistema”.

E proprio sul sistema è arrivato il monito del garante della Privacy: in una lettera al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, il Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, osserva che “il recente incidente occorso alla piattaforma telematica gestita da Sogei, in cui sono conservati i dati fiscali di milioni di cittadini ha mostrato con paradigmatica evidenza quanto rilevanti possano essere i rischi derivanti dalla gestione dei sistemi informativi, laddove la stessa non sia costantemente accompagnata da un’adeguata attenzione agli aspetti di sicurezza e protezione dei dati personali. Gli accertamenti ispettivi dell’Autorità su questo specifico incidente, con l’obiettivo di individuare cause, responsabilità e impatto sui contribuenti, sono tuttora in corso. Ma quello che fin d’ora emerge in questa vicenda (e che è, purtroppo, elemento comune alle diverse attività di verifica dell’Autorità) è che, in un tempo caratterizzato dalla ineludibile necessità di ricorrere sempre più allo scambio telematico dei dati e all’interconnessione delle banche dati pubbliche, mancano spesso un’adeguata consapevolezza e competenze idonee a far fronte all’incremento dei rischi per i diritti e le libertà delle persone coinvolte”.

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