Il capo del marketing di Bethesda, Pete Hines, ha dichiarato a GamesRadar che l’editore è consapevole delle critiche e delle lamentele dei propri fan, ma queste non influiscono sulle decisioni prese dall’azienda.
Bethesda non sta passando un periodo particolarmente felice nel rapporto con i propri fan. Prima l’annuncio del Creation Club, poi gli ultimi annunci sui giochi non esaltanti secondo gli utenti, hanno attirato sull’editore americano le critiche più disparate.
Gli appassionati non vogliono sentir parlare delle versioni per la realtà virtuale di DOOM e Skyrim, ma vogliono The Elder Scrolls VI. Proprio verso questo tipo di lamentele Hines risponde: “I team di sviluppo di Bethesda non sono distributori automatici sui quali basta premere un pulsante per avere ciò che si vuole. Vogliono avere la possibilità di esprimere la loro creatività o di provare una nuova idea, o fare qualcosa di differente dai precedenti progetti”.
Hines porta come esempio l’ultima fatica di Guerrilla Games, Horizon Zero Dawn. “Quanto è incredibile quel gioco? Se lo sviluppatore olandese non avesse rischiato, per quel che ne sappiamo, non ci avremmo mai giocato. Penso sia una verità che riguarda tanti team di sviluppo. Non avremmo avuto The Last of Us se Naughty Dog avesse continuato con la serie di Uncharted”.
Le affermazioni di Hines verso i propri fan sono sicuramente dirette e trasparenti, un tema particolarmente caldo in questi giorni, in seguito alle opinioni di un ex dipendente di Ubisoft e Bioware. Voi cosa ne pensate delle parole di Hines?
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