Contattava le donne con varie chat e poi pretendeva rapporti non protetti, senza però informare del suo stato di salute: Valentino Talluto ha contagiato così, direttamente o indirettamente, 57 persone. Il pm Francesco Schiavo ha chiuso le indagini, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Le accuse per il 32enne sono pesantissime, epidemia dolosa e lesioni gravissime unite ai futili motivi, per le quali rischia almeno 20 anni di carcere.
La storia di Talluto e delle donne che hanno incrociato la sua strada ha inizio nel 2006, quando scopre di essere sieropositivo, e va avanti fino al 23 novembre del 2015: il giorno seguente all’ultimo rapporto killer, in seguito alla denuncia di una delle donne da lui infettata, viene incarcerato. Valentino era perfettamente a conoscenza del suo stato: ciononostante chiedeva rapporti sessuali non protetti. In un caso addirittura, al rifiuto della ragazza di non usare il preservativo e anche a quello di baciarlo perché aveva un herpes sulla bocca, lui le diede un morso, trasmettendole così il virus.
I 57 casi contestati comprendono le 30 donne infettate rintracciate dalla procura, quelle scampate all’infezione e i casi di contagio indiretto, di 3 partner, per esempio, di donne da lui infettate, e anche di un bambino, figlio nato nel 2012 di una straniera da lui contagiata anni prima, al quale è stato diagnosticato il virus Hiv all’età di otto mesi, unitamente all’encefalopatia, causalmente riconducibile, è detto in uno dei capi di imputazione, allo stato di sieropositività trasmesso dalla madre durante il parto.
La procura è convinta che ci siano altri casi: ma che le persone direttamente o indirettamente contagiate preferiscano, per una questione di privacy, non denunciare il fatto alla magistratura. Talluto si è sempre difeso sostenendo di non essere
consapevole dei rischi che poteva arrecare a causa della sua sieropositività.Tantissimi forum in cui la gente si scambia informazioni sull'”untore di Acilia” come è stato soprannominato – è originario e viveva nel quartiere a sud di Roma. Lui era attivo sul sito chatta.it con i nick Harty o Hartystyle, e anche su Badoo e Netlog. Su Facebook ci sono anche pagine in cui viene difeso, come “Valentino Talluto e il racconto mediatico”.