E’ un’anteprima assoluta, è made in Italy ed è la prima cucina al mondo interamente smart e già in vendita. Si chiama Simply Fi e la presenta mercoledì 29 a Milano Beppe Fumagalli, Ceo di Candy Group. È una cucina “domotica” completa di elettrodomestici, davvero funzionante e non l’ennesimo annuncio di un futuribile gadget. Forno, piano, frigo cappa, lavastoviglie e lavabiancheria sono veri e propri IoT (Internet of Things), connessi tra loro e parlano alla padrona e al padrone di casa via smartphone o tablet. Niente di sperimentale per danarosi consumatori; ed è possibile costruire man mano la propria cucina senza dover acquistare l’intero parco-elettrodomestici. Già vista in anteprima a Eurocucina 2014 e 2016 e a IFA 2015 di Berlino, insignita per la tecnologia e il design con l’Interactive Key Award, la cucina Simply Fi è stata a lungo testata e consente di gestire, via App, in remoto o da qualsiasi zona della casa, gli elettrodomestici per avere la massima sicurezza, per evitare distrazioni e per risparmiare la preziosa energia. Grazie ad un’App per iOS e Android, da Simply Fi vengono inviati avvisi e notifiche sullo stato degli elettrodomestici, ed eventuali allarmi se sta accadendo qualcosa di non normale.
Prima di tutto, facile
Il sistema, totalmente Wi-Fi, è in grado di ricevere ed eseguire gli ordini dell’utente che poi smista ai diversi apparecchi. Quali differenze rispetto ad altre proposte? Oltre al fatto che è l’unico sul mercato, è molto facile da usare e fa ciò che realmente serve. “Non se ne può più di IoT stupidi, di complicatissimi dispositivi che sono solo gadget-commenta Federica Rossi Gasparrini, presidente di Federcasalinghe. La donna è molto aperta all’innovazione ma che cosa trova di interessante in un frullatore che si collega via internet allo smartphone? O la lampada del soggiorno? Quello che vuole è invece la tecnologia che evita pericoli, che corregge distrazioni e errori, che taglia inutili sprechi”. L’App introduce subito l’utente chiedendogli che cosa vuol fare, quale elettrodomestico deve controllare e gestire. E’ possibile predisporre temperature più basse in freezer o in frigo per l’arrivo della spesa, bloccare i comandi, controllare che il vino sia a temperatura giusta o che il piano a induzione comunichi passo passo ciò che sta facendo…la cappa ripulisce l’aria ma consiglia di aprire la finestra quando è necessario. In definitiva, molti consigli, molta saggezza e tanta tecnologia italiana.
Il forno-display
E da settembre entra nel network Simply Fi, un gioiello, anche questo interamente made in Italy: il forno WTC, Watching, Touching, Cooking, in linea come nessun altro e per primo al mondo, con il trend attuale della cucina social. La porta è un unico grande display dove si richiamano ricette, tutorial, scambi di esperienze e consigli on line e in diretta mentre una telecamera integrata trasmette il film della cottura, facendo vedere cosa sta accadendo al cibo, all’interno del forno. Ma, a parte, tecnologie Ip e IoT, Simply Fi è studiata per rendere molto rapidi i consueti controlli che occorre sempre effettuare quando sono in funzione gli elettrodomestici e di effettuarli senza inutili andirivieni, facendolo dal giardino, da un’altra zona della casa o da fuori casa. E di poter intervenire in tempi molto rapidi evitando pericolose distrazioni, bruciature, sprechi di cibo o di energia, e soprattutto creando in cucina divertenti set di enogastronomia personalizzati grazie ai social. E per evitare bollette salate, Simply Fi, rimprovera il distratto utente con un segnale rosso, lo rassicura quando evita picchi eccessivi con il giallo o il verde.
Il mercato è pronto?
“La domotica così come sino ad ora è stata presentata, costituita da mega impianti molto costosi non ha mai convinto il mercato – dichiara Davide Rossi, direttore generale di Aires, che riunisce gruppi e catene degli elettrodomestici e dell’elettronica di consumo – ben vengano innovazioni come questa, facili e pronte, e per di più già presentate in pubblicità e sul mercato. Si, è vero, nei confronti della casa intelligente c’è stata molta incredulità ma posso assicurare che il nostro settore è pronto ad accogliere innovazioni, linguaggi e culture in linea con i tempi. E che l’innovazione intelligente è la strada migliore”.