martedì 13 settembre 2016 12:42
PALERMO – Incerteza societaria in casa Palermo che rischia di avere ripercussioni sulla stagione Zamparini, da mesi ha annunciato da mesi di voler lasciare, o comunque abbandonare la presidenza, ma di fatto al momento è che in sella. Le scelte sono sue: dettate dalla decisione di spendere il meno possibile e di poter cedere a breve. Ne è nata una squadra indecifrabile, piena di lacune e in balia anche delle fibrillazioni del club. Il Palermo che va in campo non può che risentirne, riflettendo una situazione di incertezza e poca stabilità. Un contesto peggiorato dalla sparizione del tradizionale calore della tifoseria: crollo degli abbonamenti, ai minimi storici degli ultimi 15 anni.
IL PASSAGGIO – Le trattative rischiano di essere ancora lunghe. Zamparini ha già fatto trapelare che la prima offerta formulata dal gruppo americano di Frank Cascio non è stata ritenuta congrua: prevedeva il pagamento di una tranche immediata (20 mln di euro) e i restanti 30 suddivisi in 3 anni ma vincolati ad una serie di opzioni. Inoltre sembra che non fossero convincenti le garanzie a livello bancario. Cascio però è intenzionato a non mollare. Nel frattempo, procede però l’altra cordata che ha lavorato in questi mesi sempre nell’ombra, come nelle caratteristiche degli investitori cinesi. Ai primi di ottobre, è previsto che rappresentanti del gruppo di Pechino sbarchino a Palermo per valutare le strutture societarie. Comunque vada, Zamparini dovrebbe affrettare i tempi di qualunque decisione. Per evitare che la squadra finisca travolta quando poi sarebbe troppo tardi.