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Le Borse ritracciano con il calo del petrolio

Set 13, 2016

MILANO – Provano a rimbalzare le Borse europee dopo il calo di ieri, causato dalla paura di un possibile rialzo dei tassi di interesse negli Usa. Londra sale dello 0,2%, Francoforte dello 0,6%, Parigi dello 0,5% e Milano dello 0,6%. Il recupero avviene sulla scia dei mercati asiatici e di Wall Street. L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in ripresa dello 0,34% a 16.729,04 punti. A ridare fiato sono state le parole dell’esponente della Fed, Lael Brainard, che ha chiesto prudenza prima di una nuova stretta monetaria. La Fed si siurnirà il 22 settembre prossimo. “Le condizioni per una stretta sono meno convincenti”, ha dichiarato prendendo una posizione opposta rispetto a Eric Rosengren, presidente della Fed di Boston e a sua volta membro del Fomc, favorevole a una stretta monetaria. La Brainard ha segnalato la sua riluttanza, nonostante gli obiettivi economici della Fed (inflazione e occupazione) siano ormai vicini ai target che la banca centrale e il governo si sono posti. Il Dow Jones è salito dell’1,32%, l’S&P 500 è dell’1,47% e il Nasdaq dell’1,68%.

Buone notizie dall’economia cinese, dove la produzione industriale ad agosto è cresciuta del 6,3% rispetto allo scorso anno contro una previsione degli economisti del 6,2%. In crescita anche le vendite retail (+10,6%). Lo yen si è rafforzato nei confronti del dollaro, anche se le attese sono per le decisioni della Banca del Giappone, che si riunirà poco prima della Fed per decidere se avviare o meno una riduzione degli acquisti di bond.Contrastate le altre piazza asiatiche con il Pse Composite delle Filippine al momento in calo dello 0,47% (a quota 7.546,30), Taiwan in leggera caduta dello 0,07% (a quota 8.940,83), l’Hang Seng di Hong Kong in positivo a +0,51% (a quota 23.409,80 punti), il Seoul Composite a +0,45% (a 2.000,52 punti) e l’Sse composite Index di Shangai al contrario in calo dello 0,25% (a 3.014,44 punti).

Con il recupero degli azionari, soffre il petrolio, in calo dell’1,4% a 45,6 dollari. Acquisti sull’oro che vale 1328 dollari l’oncia.

Tra i dati in attesa sui principali fronti economici, spiccano l’inflazione in Germania e l’indice Zew sulla situazione economica, mentre in Italia è attesa la produzione industriale di luglio. Qualche segnale post Brexit arriverà dal Regno Unito che pubblicherà il dato sull’inflazione di agosto. Nel pomeriggio, l’indice di fiducia delle piccole e medie imprese americane. Lo spread tra i titoli decennali tedeschi e i Btp è di 124 punti, con il rendimento del decennale italiano a 1,26%.

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