BOLOGNA – Rose rosse sulla bara. Bologna saluta Giorgio Guazzaloca, morto mercoledì a 73 anni dopo una lunga malattia. Tanti bolognesi già stamattina alle 9, all’apertura della camera ardente allestita in Sala Rossa a Palazzo d’Accursio, si sono messi in fila per rendere omaggio all’ex sindaco che nel 1999 riportò una storica vittoria alle elezioni amministrative.
Ad accogliere il feretro il sindaco Virginio Merola e, tra gli altri, il ministro dell’Ambiente. Gian Luca Galletti, che fu assessore della giunta Guazzaloca, la prima e unica non di sinistra nella storia della città, ha composto insieme ad altri tre ex assessori (l’ex vicesindaco, Giovanni Salizzoni, Paolo Foschini e Enzo Raisi) il primo picchetto d’onore. “Non sono le vittorie che contano nella vita, ma le cause per cui ci si batte”, la frase scelta sulla foto ricordo dell’ex sindaco.
Tra i primi a visitare la camera ardente, il suo predecessore a Palazzo d’Accursio, Walter Vitali, e la candidata del centrosinistra da lui sconfitta nel 1999, Silvia Bartolini.
“E’ stato un amico e un maestro, non della politica ma di vita. A me ha insegnato alcuni principi che mi porto nel cuore e nella vita di tutti i giorni. Politicamente, mi ricordo la prima giunta, quando lui arrivò e disse: le buche nella strada non sono né di destra né di sinistra, bisogna chiuderle”, il ricordo di Galletti. “E poi aggiunse: non voglio conferenze stampa per annunciare le cose ma per dire che le abbiamo fatte. In queste parole c’è tutta l’amministrazione
Guazzaloca di quegli anni”.Il pomeriggio toccherà invece ai rappresentati delle istituzioni, del Comune e dei quartieri, mentre il picchetto d’onore alle 17.45 vedrà la presenza del sindaco Merola. Per domani è stato proclamato il lutto cittadino, la bandiera del Comune sarà listata a lutto e il funerale sarà celebrato in San Pietro dal vescovo Matteo Zuppi, alle 10 di sabato mattina.