MILANO – Ore 10.20. I mercati europei cominciano a smaltire l’euforia del post elezioni francesi e guardano soprattutto all’attesa riforma fiscale annunciata da Donald Trump e che oggi dovrebbe essere presentata, almeno nelle sue linee essenziali. Un elemento che insieme alle ottime trimestrali di molte società Usa ha contribuito a spingere al rialzo la chiusura di Wall Street di ieri e quella di Tokyo di questa mattina, con l’indice Nikkei che ha segnato un incremento dell’1,10%, forte anche di un nuovo indebolimento dello yen sul dollaro a beneficio delle imprese esportatrici giapponesi. L’euro corre ancora sull’eco del voto francese: la moneta unica sale dello 0,18% a 1,0946 rispetto al dollaro. Le Borse europee aprono in lieve calo: Milano perde lo 0,6%, Francoforte lo 0,05%, Londra retrocede dello 0,04% mentre Parigi resta sulla parità.
A Piazza Affari oggi giornata fitta di appuntamenti con l’approvazione in assemblea dei bilanci 2016 d molte quotate: tra queste, Maire Tecnimont e Caltagirone mentre i cda di Fca e Acea approvano i conti al 31 marzo.
Apertura sostanzialmente in linea con la chiusura di ieri per lo spread. Il differenziale tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco viaggia a quota 186,5 punti base nei primi scambi di giornata, mentre il rendimento del bond decennale italiano sul mercato secondario si attesta al 2,24%.
Il calo il prezzo del petrolio sui mercati. Il greggio Wti del Texas perde lo 0,2% a 49,48 dollari al barile mentre il Brent cede 6 centesimi a 52,04 dollari. In flessione anche le quotazioni dell’oro, sempre sulla scia dell’attesa per il piano taglia-tasse di Trump. Il metallo con consegna immediata scende dello 0,2% a 1261 dollari l’oncia.