domenica 23 aprile 2017 17:02
(ANSA) – ROMA, 23 APR – Fece il possibile e l’impossibile perevitare morti inutili, difese strenuamente, con i suoi uomini, icivili vessati dai nazifascisti. Torturato ripetutamente fino adessere spinto a un tentativo di suicidio, fu impiccato infinenel centro di Torino, il 22 luglio del 1944. Al Museo dellaLiberazione di via Tasso, a Roma, c’è un pezzo di pane con dueparole scritte in prigione nell’agonia: ‘coraggio mamma’. Tra letante storie della Liberazione, in questo 25 aprile Cuneoricorda quella di Ignazio Vian, ufficiale dell’esercito che,poco dopo l’armistizio, si mise a capo di una delle primeformazioni partigiane italiane resistendo ai due eccidi di Bovesad opera delle Ss. Un ricordo che si ripete ogni anno ma cheoggi coincide con i 100 anni dalla nascita di Vian e con lamorte, avvenuta pochi mesi fa a 93 anni, del compagno e amicodon Aldo Benevelli. La loro amicizia fu simbolo del rapporto tramondo cattolico e Resistenza, e del radicamento di valoricondivisi sopravvissuti alle tempeste della storia.