Quando vedi accendersi sul cruscotto la spia gialla a forma di pneumatico stilizzato, ti chiedi subito se hai bucato. Tranquillo, spesso non è un danno grave, questa spia segnala semplicemente che uno pneumatico è sceso sotto la pressione stabilita. Vediamo subito come capire se puoi guidare fino al gommista o se devi fermarti all’istante per non rovinare il cerchio.
Cosa fare subito
La prima cosa da fare è fermarsi appena possibile in una piazzola di sosta o a lato della strada in sicurezza. La soluzione più veloce per capire la gravità della situazione dipende dalla tecnologia della tua auto:
controllo visivo: se la tua vettura ha un sistema base che accende solo la spia senza indicare quale ruota è sgonfia, devi scendere e guardare. Controlla visivamente se uno pneumatico appare più “schiacciato” rispetto agli altri tre. Se noti una differenza evidente, non proseguire;
indicazione della posizione: su alcune auto il computer di bordo è più preciso e ti segnala esattamente quale pneumatico ha fatto scattare l’allarme (es. “posteriore destro”). Vai a colpo sicuro su quella ruota per verificarne lo stato;
lettura della pressione reale: le auto più moderne mostrano sul display i valori in tempo reale (in “Bar”) di ogni singola ruota. Guarda i numeri, se vedi che una gomma è scesa drasticamente sotto la soglia consigliata (ad esempio sotto 1.5 o 1.0 bar), fermati subito.
Se la gomma è visibilmente a terra o la pressione indicata è troppo bassa, proseguire è pericoloso. Devi sostituire la ruota con quella di scorta o utilizzare il kit di riparazione e gonfiaggio (se la tua auto non ha il ruotino).
Infine, osserva la spia stessa:
spia fissa: indica un calo di pressione;
spia lampeggiante: (solitamente all’avvio) e poi resta fissa, segnala in genere un’anomalia al sistema di controllo pressione pneumatici.
Le cause principali
Se dal controllo la gomma non sembra a terra, bisogna capire perché la spia si è accesa. Nella mia esperienza in officina, le cause sono solitamente tre:
la foratura lenta: hai preso un chiodo o una vite che si è conficcata nel battistrada facendo da “tappo”. L’aria esce molto lentamente e la spia ti avvisa prima che la gomma sia sgonfia del tutto;
il cambio di temperatura: è un classico dei primi freddi. L’aria all’interno della gomma si contrae con le basse temperature, facendo calare la pressione senza che ci siano buchi. Spesso basta un semplice “rabbocco”;
guasto al sensore TPMS: se la tua auto ha qualche anno, il problema potrebbe non essere la gomma ma il sensore pressione pneumatico (situato all’interno del cerchio). Spesso la batteria interna si scarica o il dispositivo si danneggia dopo un urto o un cambio gomme;
danneggiamento da marciapiede: capita spesso parcheggiando o salendo e scendendo dai marciapiedi con poca cura. Questi urti possono provocare tagli, “pizzicature” o abrasioni sulla spalla (il fianco) della gomma, creando perdite d’aria che fanno scattare l’allarme.
I consigli del meccanico
Il mio lavoro è anche quello di dare i giusti suggerimenti per evitare spese impreviste e mantenere gli pneumatici in salute. Vediamo cosa puoi fare:
attenzione alle manovre: quando parcheggi, evita di urtare violentemente o “pizzicare” la gomma contro il marciapiede. Quei colpi, specialmente sulla spalla laterale, creano micro-lesioni invisibili che causano perdite d’aria o pericolosi rigonfiamenti;
controllo mensile: non aspettare che si accenda la spia. Prendi l’abitudine di controllare la pressione degli pneumatici almeno una volta al mese con un manometro affidabile. Questo allunga la vita delle gomme e ti fa risparmiare carburante;
reset computer di bordo: ogni volta che ripristini la pressione corretta (dal benzinaio o col kit di gonfiaggio), ricordati di effettuare sempre il reset della spia. È un passaggio obbligatorio per dire alla centralina che il problema è risolto, far apprendere il nuovo valore di pressione e spegnere la spia.