• 25 Dicembre 2025 11:01

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Marelli presenta la tecnologia Intelligent Energy Management per veicoli ibridi ed elettrici

Dic 25, 2025

Nel mondo dell’auto elettrificata si parla spesso di batterie più grandi, di autonomie record e di ricariche sempre più rapide, sono temi importanti, certo, ma non raccontano tutta la storia che ci sta dietro. Sempre più spesso infatti, il vero salto in avanti non arriva da un componente fisico facilmente riconoscibile, ma da qualcosa di molto meno appariscente, nascosto nel software e nella logica di controllo del veicolo.

È proprio in questa direzione che si muove Marelli con la nuova tecnologia di Intelligent Energy Management, presentata a Berlino durante Simposio CTI 2025, un importante appuntamento dedicato allo sviluppo dei powertrain. Un approccio che sposta l’attenzione dall’hardware della batteria al “cervello” che governa l’energia, e che racconta molto di come sta cambiando il modo di progettare veicoli ibridi ed elettrici.

La scelta di Berlino non è casuale, in quanto la capitale tedesca è da tempo uno dei punti di riferimento europei per il confronto tra costruttori, fornitori e sviluppatori di tecnologie automotive, soprattutto quando si parla di elettrificazione e software. In questo contesto Marelli ha deciso di mostrare una soluzione che non punta a stupire con effetti speciali, ma a convincere con logica, efficienza e concretezza. L’Intelligent Energy Management nasce come risposta a una domanda sempre più pressante: come gestire in modo davvero intelligente l’energia all’interno di veicoli che diventano ogni anno più complessi, più connessi e più dipendenti dal software. Una domanda che riguarda tanto i modelli completamente elettrici quanto le architetture ibride e plug-in, dove l’equilibrio tra motore termico, motore elettrico e batteria è tutto fuorché banale.

Il cuore della tecnologia: il concetto di digital twin

L’idea alla base della soluzione Marelli è semplice solo in apparenza. Invece di concentrarsi esclusivamente sul miglioramento dei singoli componenti hardware, il sistema lavora sull’orchestrazione complessiva del powertrain, mettendo in relazione ogni flusso di energia disponibile nel veicolo. Motore elettrico, batteria, sistemi di recupero, motore termico nei modelli ibridi, carichi ausiliari: tutto viene osservato, previsto e gestito in modo coordinato. È qui che entra in gioco il concetto di digital twin, una copia digitale del sistema reale che permette di simulare comportamenti, anticipare scenari e ottimizzare strategie prima ancora che il veicolo venga messo su strada.

Non si tratta solo di controllo, ma di previsione e adattamento continuo, un po’ come avere un navigatore che non si limita a indicare la strada, ma ricalcola costantemente il percorso in base a traffico, stile di guida e condizioni esterne. Digital twin è uno di quei termini che spesso sembrano astratti, ma che in questo caso trovano una traduzione molto concreta. Nel sistema Marelli il gemello digitale consente agli ingegneri di replicare virtualmente il comportamento energetico del veicolo, testando diverse configurazioni senza dover costruire prototipi fisici a ogni interazione.

Questo significa ridurre drasticamente i tempi di sviluppo e, allo stesso tempo, arrivare a soluzioni più raffinate e meno conservative. In pratica è possibile capire in anticipo come reagirà il sistema a una certa strategia di gestione dell’energia, a un diverso dimensionamento della batteria o a una specifica architettura software-defined. Un vantaggio non da poco in un settore dove ogni mese risparmiato nello sviluppo può fare la differenza tra arrivare primi sul mercato o inseguire la concorrenza.

Software-defined vehicle: il terreno ideale

L’Intelligent Energy Management di Marelli nasce già pensando ai veicoli dipendenti dal software di bordo, quelli in cui il comportamento dell’auto non è scolpito nell’hardware ma modellato dal software. In queste architetture, sempre più diffuse, le funzioni vengono aggiornate, migliorate e adattate nel tempo, spesso anche dopo l’uscita dalla fabbrica. Il sistema di gestione dell’energia si inserisce perfettamente in questo contesto, perché può evolvere insieme al veicolo. Nuove strategie di ottimizzazione, miglioramenti nell’efficienza o adattamenti a normative diverse possono essere implementati senza stravolgere l’hardware esistente.

Uno degli aspetti più interessanti della tecnologia Marelli è il modo in cui affronta il tema dei consumi, dove invece di puntare tutto sull’aumento della capacità della batteria (scelta che porta con sé peso, costi e complessità), il sistema lavora sull’uso più intelligente dell’energia già disponibile. Attraverso strategie avanzate di controllo, il powertrain viene gestito in modo da evitare sprechi, massimizzare il recupero e distribuire l’energia dove serve davvero. È un approccio che ricorda quello di una casa ben progettata: non basta avere una caldaia potente, serve anche un buon isolamento e una gestione intelligente del riscaldamento. Il risultato è un miglioramento dell’efficienza complessiva senza ricorrere a soluzioni drastiche o costose sul piano hardware.

Ufficio Stampa MarelliMarelli porta il software al centro della gestione energetica dei veicoli ibridi ed elettrici

Oltre ai benefici sul veicolo finale, l’Intelligent Energy Management promette vantaggi significativi anche durante la fase di progettazione. Ridurre il numero di iterazioni fisiche, semplificare l’integrazione dei sistemi e lavorare su una piattaforma software flessibile significa abbattere i costi di sviluppo. Per i costruttori questo si traduce in investimenti più mirati e in una maggiore capacità di adattarsi a mercati e normative diverse. Non è un dettaglio secondario, soprattutto in una fase storica in cui l’elettrificazione richiede ingenti risorse economiche e una pianificazione molto attenta, inoltre la possibilità di testare e validare soluzioni in ambiente virtuale diventa quindi un alleato prezioso, quasi indispensabile.

Un altro punto chiave riguarda l’integrazione con le architetture esistenti, per il motivo semplice che i veicoli moderni sono sistemi estremamente complessi, composti da decine di centraline e milioni di righe di codice. Inserire una nuova tecnologia senza creare conflitti o inefficienze è spesso una delle sfide più grandi per gli ingegneri. Il sistema Marelli è stato progettato proprio per ridurre questa complessità, dialogando in modo fluido con le piattaforme software-defined e adattandosi a configurazioni diverse. In altre parole, meno lavoro di cucitura e più spazio per concentrarsi sulle prestazioni e sull’affidabilità complessiva del veicolo.

Ibrido, plug-in ed elettrico: una soluzione trasversale

Uno degli aspetti più convincenti dell’Intelligent Energy Management è la sua versatilità, dato che non si tratta di una tecnologia pensata solo per un tipo di veicolo, ma di una piattaforma adattabile a diverse architetture. Nei modelli ibridi può ottimizzare il dialogo tra motore termico ed elettrico, scegliendo di volta in volta la strategia più efficiente. Nei plug-in hybrid diventa uno strumento fondamentale per gestire la transizione tra guida elettrica e supporto del motore a combustione. Nei veicoli completamente elettrici, infine, permette di sfruttare al meglio ogni kilowattora disponibile, migliorando autonomia e coerenza delle prestazioni.

La presentazione di Marelli racconta anche un’altra storia, meno evidente ma altrettanto importante, dove si evidenzia che sempre più spesso sono i grandi fornitori tecnologici a dettare il ritmo dell’innovazione nel settore automotive. Non solo componenti, ma vere e proprie piattaforme software che influenzano il modo in cui i veicoli vengono concepiti fin dalle prime fasi di progetto. In questo scenario Marelli si posiziona come partner strategico, capace di offrire non solo hardware ma competenze digitali avanzate. Un ruolo che diventa centrale man mano che l’auto si trasforma in un sistema complesso, dove l’intelligenza conta quanto la meccanica.

Guardando al quadro generale, l’Intelligent Energy Management rappresenta più di una semplice novità tecnologica, è il segnale di un cambio di prospettiva, in cui il valore non sta solo nella capacità della batteria o nella potenza del motore elettrico, ma nella capacità di coordinare tutto in modo armonico. Il software diventa l’elemento che permette di ottenere di più con meno, riducendo sprechi e aumentando la flessibilità progettuale. È una filosofia che probabilmente vedrà applicazioni sempre più ampie nei prossimi anni, man mano che i veicoli elettrificati diventeranno la norma e non l’eccezione. E in questo percorso, soluzioni come quella presentata da Marelli potrebbero giocare un ruolo decisivo, anche se lontano dai riflettori.

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