La nuova Jeep Compass si trasforma in una vera e propria opera d’arte vivente. È successo durante il party Men of the Year di GQ Italia, dove il modello è diventato il fulcro di un’installazione artistica firmata da Galo, tra i nomi più riconoscibili della street art italiana. Un incontro di stile, design e creatività che incarna l’essenza del SUV.
L’opera di Galo
Non capita spesso di vedere un’auto trasformarsi in un quadro tridimensionale, ma è esattamente ciò che è accaduto con la nuova Jeep Compass. Il progetto, nato da un’intuizione dell’architetto e curatore Alberto Olmo insieme a Novella Varzi, Managing Director Jeep Italia, ha voluto portare l’universo Jeep in un territorio nuovo e imprevedibile. Galo (Andrea Galvagno), artista che da anni porta nel mondo il suo stile energico e riconoscibile, ha lavorato direttamente sulla carrozzeria del SUV, trasformandola in una tela dinamica. Nelle sue linee e nei suoi colori c’è tutta la sua cifra artistica: forme pulsanti, contrasti netti, una vivacità cromatica che sembra muoversi.
L’idea alla base del progetto è semplice solo in apparenza: prendere un’icona contemporanea del design automobilistico e spingerla oltre il suo ruolo, trasformandola in un pezzo unico, una scultura viaggiante capace di estrapolare la personalità di un brand che fa dell’autenticità la sua bandiera. Come sottolineato da Novella Varzi, “trasformare il design unico della Nuova Compass in una tela contemporanea, unendo design, colore ed energia, e affidarlo all’estro di Galo, ha reso la Nuova Compass un’opera d’arte in movimento. Un pezzo autentico e unico nel suo genere, proprio come il brand Jeep”.
Una dichiarazione che riassume perfettamente l’approccio del marchio: culturalmente vicino alla libertà di espressione e di ricerca dell’inesplorato. L’esemplare, esposto durante la serata, non è destinato alla vendita. Rimarrà un unicum, un simbolo di come Jeep intenda muoversi nei prossimi anni: contaminazioni creative, collaborazioni trasversali, esperienze che uniscono mondi differenti senza perdere di vista ciò che definisce il marchio da sempre.
L’identità marcata di Jeep Compass
Dietro questa operazione c’è naturalmente anche la volontà di accendere i riflettori su un modello che rappresenta uno dei punti fermi dell’offerta Jeep in Europa. La nuova Compass, infatti, è una vettura significativa per il Brand, progettata e costruita per affrontare ogni tipo di utilizzo con personalità e concretezza. Disegnata a Torino, sviluppata al centro prove di Balocco e prodotta nello stabilimento di Melfi, la Compass porta con sé una forte impronta italiana. Ed è forse proprio questo che l’ha resa perfetta come tela artistica: forme scolpite, proporzioni moderne, superfici pulite che si prestano al dialogo con il colore.
Sul fronte tecnico, la gamma è stata completamente rinnovata. L’offerta parte dalla e-Hybrid da 145 CV e prosegue con la plug-in hybrid da 195 CV, ideale per chi vuole una mobilità più flessibile. Al vertice troviamo le nuove versioni completamente elettriche, capaci di erogare fino a 375 CV, con trazione integrale e un’autonomia che può raggiungere i 650 km.
Una line-up costruita per adattarsi davvero a ogni tipo di guida: il commuting quotidiano, i lunghi viaggi autostradali, le gite fuori porta. Jeep parla da sempre di libertà, ma sulla nuova Compass questo concetto assume un significato più ampio: libertà di stile, libertà di scelta, libertà di vivere l’auto in modo personale.