Si chiama Linktour Alumi ed è una microcar dall’anima sostenibile che nasce dall’idea di prendere migliaia di lattine, recuperarle, fonderle e trasformarle in un piccolo veicolo elettrico dal look moderno, pensato per una mobilità urbana accessibile e sostenibile.
La struttura è ultra compatta: lunga 268 cm, larga 150 e alta 155, si muove nello spazio urbano con la leggerezza di chi è nato espressamente per la città. Ma a colpire davvero è la sua filosofia, quella che racconta la sua origine: 7.000 lattine riciclate diventano la base del suo telaio in alluminio. Una storia che sembra fatta apposta per raccontare come la micro-mobilità possa essere ripensata da zero, con logiche nuove e un design che si ispira più all’efficienza che alla tradizione.
Per tutte le età
L’Alumi non esiste in un’unica configurazione. È pensata per i giovanissimi alla ricerca di un mezzo pratico per spostarsi ogni giorno nel traffico cittadino e permette di essere guidata da ogni fascia d’età grazie alle due varianti L6e, la versione leggera e L7e, la versione pesante. La prima è chiaramente la più accessibile. È quella che apre le porte ai ragazzi dai 14 anni in su, permettendo loro di muoversi con un mezzo stabile, chiuso e molto più sicuro rispetto a un motorino. L’autonomia raggiunge fino a 120 km, un valore più che sufficiente per la vita quotidiana di uno studente o per i tragitti brevi casa-scuola.
La versione pesante, l’L7e, cambia il carattere del mezzo. Qui si sale di categoria: l’autonomia tocca i 180 km, e soprattutto arriva una spinta decisamente più vigorosa, con uno 0-50 km/h in soli 5,5 secondi. Numeri che, su un quadriciclo di queste dimensioni, permettono di bruciare i semafori senza sentirsi limitati. Merito della coppia di 110 Nm, un valore sorprendente rispetto al formato compatto della Alumi.
In base alla versione cambia anche la scelta degli allestimenti, con le configurazioni Base, Plus e Pro destinate alla variante d’ingresso mentre Elite ed Elite Plus per la L7e. La versione leggera punta più sulla semplicità e sull’accessibilità; quella pesante aggiunge dotazioni pensate per chi usa il mezzo ogni giorno, magari per andare al lavoro o macinare più chilometri in città.
Anima ecologica
Ma il punto di forza, quello che fa davvero parlare della Linktour Alumi, è la sua natura profondamente eco-friendly. Non un claim di marketing, ma una scelta strutturale. Tutto parte dal telaio in alluminio riciclato, che richiede 7.000 lattine per essere prodotto. L’alluminio riciclato, oltre a essere una scelta sostenibile, consente di ottenere una scocca leggera e resistente.
La batteria è montata direttamente nel telaio, scelta che contribuisce alla stabilità del mezzo garantendo una distribuzione dei pesi 50:50. E infatti, tutte le prove su strada lo confermano: la Alumi è agile, rapida nei cambi di direzione e sorprendentemente intuitiva da guidare in mezzo al traffico. È nata per stare in città e lo si percepisce fin dal primo metro.
Abitacolo da automobile
Gli interni cercano dichiaratamente di imitare quelli di un’auto vera, con materiali curati, sedili ben sagomati e un’attenzione alla funzionalità inaspettata per il segmento. Il passo di 1,8 metri permette di sfruttare bene lo spazio interno. L’abitacolo è luminoso, ben proporzionato, e con una dotazione tecnologica e integrata con lo smartphone. Il protagonista della plancia è infatti l’infotainment da 10,25 pollici, compatibile sia con Apple CarPlay che con Android Auto.
Per quanto riguarda il prezzo, non c’è ancora una cifra ufficiale per il mercato italiano. In Germania i listini partono da circa 8.000 euro, un valore che, se confermato anche da noi, la metterebbe in diretta concorrenza con diverse microcar già presenti sul mercato, ma con un approccio tecnologicamente più evoluto.