AGI – La famiglia del bosco rimane separata. Mentre il Tribunale dei minorenni dell’Aquila non ha ancora sciolto la propria riserva sul ricongiungimento dei tre minori ai genitori, sul caso della cosiddetta “famiglia del bosco”, la vicenda della coppia e dei loro figli che vivevano isolati in un’area boschiva in Abruzzo, diventa noto il parere negativo della tutrice Maria Luisa Palladino e della curatrice speciale sempre dei tre minori, Marika Bolognese.
Le due avvocatesse lo hanno motivato nel corso dell’udienza che si è tenuta due giorni fa davanti al tribunale per i minorenni dell’Aquila per la richiesta di revoca del provvedimento di allontanamento avanzato dagli avvocati dei genitori dei bimbi, Marco Femminella e Danila Solinas. Da quanto si è appreso, le due curatrici degli interessi dei tre figli di Catherine Birmingham, 45 anni, e Nathan Trevallion, 51 anni, hanno sottolineato come il periodo di “osservazione” trascorso dall’ingresso dei minori nella struttura protetta di Vasto, appena una settimana, sia troppo breve per stabilire se le criticità oggetto di valutazione dell’Autorità giudiziaria minorile siano superate. L’ordinanza di allontanamento dei tre bambini dai loro genitori è del 20 novembre, con il loro collocamento in comunità e la sospensione della responsabilità genitoriale dopo prescrizioni non osservate.
Il parere delle due non è vincolante alla decisione che i giudici del Tribunale per i Minori devono prendere in questi giorni. Martedì il console australiano in Italia visiterà la struttura protetta di Vasto, mentre l’udienza davanti alla Corte d’Appello civile è fissata per il 16 dicembre. Una data alla quale gli avvocati della famiglia neorurale potrebbero aggrapparsi in caso di mancato ricongiungimento famigliare da parte del Tribunale, oppure, in caso di accoglimento, rinunciare.
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