• 5 Dicembre 2025 17:41

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Revisione auto annuale, l’Europa dice no: troppi costi per gli automobilisti

Dic 5, 2025

A Bruxelles, dove spesso si immaginano scenari regolatori più ambiziosi della realtà, la partita sulla revisione annuale delle auto con più di dieci anni si è conclusa in poche ore. Dopo settimane di confronti, prese di posizione pubbliche e pressioni da parte delle principali associazioni automobilistiche europee, i ministri dei Trasporti dell’Unione hanno deciso: l’ipotesi di un controllo tecnico con cadenza ogni anno non vedrà la luce. Nessun irrigidimento, nessun obbligo aggiuntivo. Si resta allo schema attuale, con un controllo ogni due anni per le vetture più anziane, come avviene oggi nella maggior parte dei Paesi dell’Ue.

Chiuso il dibattito

Una decisione che segue il vento politico degli ultimi giorni e che mette fine a un dibattito diventato rapidamente centrale per milioni di automobilisti europei. La Commissione aveva inserito la misura all’interno di un pacchetto più ampio, finalizzato a rafforzare la sicurezza su strada e monitorare con maggiore frequenza le emissioni dei veicoli più datati. Obiettivi chiari, ma che hanno incontrato resistenze crescenti tra gli Stati membri.

I ministri, riunitisi nella capitale belga, hanno respinto la proposta con una motivazione semplice e diretta: evitare di “imporre costi aggiuntivi ai proprietari dei veicoli”. Una posizione condivisa da più governi, tra cui Parigi e Berlino, che nelle ultime settimane avevano già espresso dubbi sul peso economico di una revisione annuale obbligatoria.

Due pesi massimi dietro questa decisione

Dietro la scelta politica si muovono due forze di rilievo. Da un lato, l’ADAC, il colosso tedesco da oltre 21 milioni di iscritti, capace come poche altre realtà di orientare il dibattito pubblico: secondo l’associazione, “l’autodiagnosi e la sorveglianza di bordo sono sufficienti a garantire sicurezza e controllo delle emissioni”. Una frase che ha trovato eco in diversi ministeri e che fotografa un punto spesso sottovalutato: le auto moderne, anche quelle non più giovanissime, sono ormai dotate di sistemi in grado di monitorare in autonomia lo stato di salute dei principali componenti.

Dall’altro lato, però, c’era Mobilians, il principale movimento che rappresenta le imprese francesi ed europee dei servizi alla mobilità, per il quale un controllo annuale avrebbe generato un aumento significativo dell’attività nei centri autorizzati. Un potenziale beneficio per il settore, certo, ma non sufficiente per convincere i ministri ad appoggiare la proposta della Commissione. L’ipotesi di un irrigidimento generalizzato, dunque, si ferma qui. Ma il dossier non è stato chiuso del tutto. I ministri hanno approvato invece altri elementi del pacchetto europeo: l’introduzione di nuovi strumenti per verificare in maniera più accurata le emissioni di ossidi di azoto e particolato, e un rafforzamento delle misure contro la manipolazione dei contachilometri, un fenomeno che in molti Paesi continua a rappresentare una criticità.

Modernizzare il controllo tecnico

L’idea di fondo è modernizzare il controllo tecnico senza aumentare i costi strutturali per gli automobilisti. Una strategia che trova sostegno soprattutto tra gli Stati membri che da tempo chiedono verifiche più tecnologiche e meno frequenti, affidate ai sistemi digitali installati a bordo e non esclusivamente ai controlli fisici in officina.

Il confronto ora passa al Parlamento Europeo, chiamato a pronunciarsi nei prossimi mesi sul pacchetto complessivo. E non è escluso che arrivino emendamenti, aggiustamenti o proposte alternative. Ma il punto principale sembra ormai definitivo: la revisione annuale per le auto con più di dieci anni non entrerà nell’agenda normativa europea. Per gli automobilisti, questo significa due cose. La prima: nessuna spesa imprevista nel breve periodo. La seconda: una transizione verso un modello di controllo più moderno, basato su diagnosi elettroniche, sistemi telematici e strumenti in grado di intercettare in tempo reale le anomalie. Per adesso va bene così.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close