• 5 Dicembre 2025 20:11

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A cosa servono le righe sul lunotto posteriore: tecnologia discreta

Dic 1, 2025

A chi non è mai capitato di notare, con il sole che riflette sul lunotto o con il vetro completamente appannato, quelle righe sottili che attraversano il vetro posteriore della propria auto? Apparentemente un dettaglio di design, in realtà rappresentano un piccolo miracolo della tecnica applicata alla sicurezza automobilistica. Si tratta di fili conduttivi in metallo e resina, attraverso i quali scorre corrente elettrica, generando calore e trasformando il lunotto in un vero e proprio impianto di riscaldamento integrato.

Un’invenzione speciale

Tyler Rhodes, education manager dell’Universal Technical Institute, lo ha definito come “una mini stufa incorporata nel vetro”, una definizione che rende perfettamente l’idea. Premendo il tasto del riscaldamento posteriore – solitamente contrassegnato da un’icona con il lunotto e frecce ascendenti – il guidatore ottiene in pochi minuti una visuale libera da condensa, gelo e umidità, elementi che potrebbero compromettere manovre e sicurezza. Non si tratta dunque di un vezzo estetico: dietro quelle righe c’è tecnologia e protezione.

Le regole costruttive, peraltro, sono precise. La Society of Automotive Engineers (SAE) raccomanda che le linee non siano più vicine tra loro di 25,4 millimetri e non superino lo spessore di un millimetro, garantendo così uniformità di riscaldamento senza interferire con la resistenza strutturale del vetro. L’installazione dei fili deve quindi conciliare efficienza termica e sicurezza meccanica, creando un equilibrio che pochi notano ma tutti sfruttano quotidianamente.

Non solo combattono il freddo

L’utilità del sistema non si limita al freddo. Anche nei mesi caldi, quando un improvviso sbalzo di temperatura genera condensa sul lunotto, questi sottili fili fanno la differenza. In montagna o nelle zone umide, quando l’acqua si deposita sulla superficie del vetro posteriore, l’impianto elettrico interviene lentamente ma efficacemente, ripristinando visibilità e sicurezza. Senza di esso, la guida in retromarcia, le manovre e l’osservazione del traffico alle spalle diventerebbero più rischiose.

La scelta di limitare il riscaldamento elettrico al solo lunotto posteriore è strategica. Sul parabrezza, infatti, fili elettrici interferirebbero con la visione frontale del conducente, mettendo a rischio la sicurezza. Per il vetro anteriore, le case automobilistiche preferiscono invece l’aria calda proveniente dai bocchettoni sul cruscotto, che agisce in modo uniforme e rapido per rimuovere condensa o ghiaccio senza compromettere la trasparenza o il campo visivo.

Un esempio di tecnica applicata

Quelle righe apparentemente insignificanti sono un esempio di come la tecnica invisibile possa salvaguardare la sicurezza. Un dettaglio che pochi notano, ma che tutti gli automobilisti utilizzano, spesso senza pensarci, ogni volta che premono quel piccolo tasto sul cruscotto. Dietro il vetro posteriore, quindi, non c’è solo design: c’è innovazione, protezione e un piccolo ma fondamentale aiuto per guidare sereni in ogni stagione.

Oltre alla loro funzione pratica, questi fili ci ricordano quanto la sicurezza automobilistica si fondi su dettagli spesso invisibili. Ogni elemento, anche il più minuto, è pensato per proteggere vite e prevenire incidenti. In un mondo dove la tecnologia corre veloce, il lunotto riscaldato resta un esempio semplice ma efficace di come l’innovazione possa integrarsi nella vita di tutti i giorni. La prossima volta che noterete quelle righe, non pensatele solo come estetica: sono un piccolo baluardo di sicurezza a vostra disposizione, pronto a intervenire quando serve davvero.

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