• 6 Dicembre 2025 4:16

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Boom del gioco legale online ma calano le slot e chiudono bar e tabaccherie

Ott 16, 2025

AGI – Sempre più giocatori davanti al pc o al cellulare e sempre meno davanti alle slot machine. L’online traina il settore del gioco legale mentre ‘arranca’ quello nei punti fisici tradizionali.

Il cambio di abitudini dei giocatori (spariti 16mila apparecchi in 5 anni) alimenta l’emorragia di bar, tabacchi ed edicole e il calo occupazionale (10mila addetti in meno). È questo in estrema sintesi il quadro sul settore del gioco legale che emerge dal Report 2025 della Cgia di Mestre, presentato oggi a Palazzo Wedekind a Roma durante il convegno organizzato da As.Tro, associazione che rappresenta gli operatori del gioco lecito.

I numeri del gioco legale 

Nel 2024 la raccolta complessiva del gioco legale ha raggiunto 157,4 miliardi di euro, con vincite per 135,8 miliardi e una spesa effettiva dei giocatori di 21,5 miliardi.

La crescita della raccolta è stata del 42% (periodo 2019 – 2024) trainata interamente dal gioco online che, nello stesso periodo, ha registrato un incremento del 153%, mentre il retail gaming (il settore della vendita al dettaglio) non ha ancora recuperato i livelli pre-pandemia (-12%).

Boom del Gioco Online

Nel complesso, il comparto online ha raggiunto nel 2024 una raccolta di 92 miliardi di euro di cui il 95% (87 miliardi) sono stati restituiti in vincite. Sul totale della spesa lorda, pari a 5 miliardi, circa 1,2 miliardi sono confluiti nelle casse dello Stato come prelievo fiscale, 3,8 miliardi sono rimasti alla filiera industriale. La quota trattenuta dagli operatori – pari al 4,2% della raccolta – rappresenta il fatturato del settore, da cui devono essere sottratti costi e tasse.

“Tutelare la Rete Legale”

“La crescita del gioco online è il riflesso di un cambiamento profondo nelle abitudini dei giocatori, sempre più orientati verso modalità digitali e strumenti di gioco a distanza”, spiega Massimiliano PucciPresidente di As.Tro. “I dati elaborati dalla Cgia di Mestre confermano al tempo stesso un calo strutturale del gioco fisico e del gettito ad esso collegato. Questa tendenza impone una riflessione profonda e un intervento riformatore capace di dare stabilità al compartotutelando la rete legale e chi vi opera ogni giorno con responsabilità”, sottolinea.

L’online motore della crescita

Nel periodo 2019-2024 il comparto del gioco online ha mostrato un’evoluzione significativa, confermandosi uno dei motori principali della crescita del settore.

A determinare quasi interamente l’espansione del mercato – per il 95% – sono tre categorie chiavegiochi da casinò online, protagonisti del 53% dell’incremento complessivo, i giochi di carte non a torneo (28%) e i giochi a base sportiva (14%).

Nel 2024 la raccolta totale del gioco online ha raggiunto i 92 miliardi di euro, di cui 87 miliardi restituiti ai giocatori sotto forma di vincite. Nonostante la riapertura dei punti vendita fisici dopo la pandemia, il comparto digitale ha continuato a crescere con forza. Dopo un rallentamento nel 2022 (+4%), ha registrato un aumento della spesa del 13% nel 2023 e del 16% nel 2024.

Lotterie in crescita, slot in picchiata 

Nel gioco fisico, solo Lotto e Lotterie (+18% sul 2019), Giochi a base sportiva (+33%) e Bingo (+1%) mostrano un andamento positivo. Non basta, però, a compensare il forte calo delle Slot machine e delle Videolotteries, in flessione del 30% rispetto al 2019 (-13,9 miliardi).

Nel 2024 la raccolta degli apparecchi con vincita in denaro è scesa a 32,6 miliardi di euro, pari a -30% rispetto al 2019 e con una riduzione del 3,3% rispetto al 2023. Questa flessione ha riguardato, in modo particolare, le Awp con una flessione del 6% rispetto al 2023 e di oltre il 30% rispetto al 2019.

Emorragia per bar e tabaccherie

Prosegue anche la contrazione della rete con la scomparsa di 3.000 Awp e 1.100 esercizi commerciali rispetto al 2023. Rispetto al 2019 si conta una diminuzione di 16.000 apparecchi (-6,3%) e di oltre 8.400 esercizi commerciali (-14,4%), con una maggiore incidenza sulle attività generaliste come bar, tabaccherie, edicole e ristoranti. 

Il comparto conferma la tendenza al calo anche sul piano occupazionale: rispetto al 2019, il 2024 chiude con 10.000 addetti e 9.900 imprese in meno.

 

 

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