Un marchio noto per l’equilibrio tra razionalità tecnica e passione meccanica, che entra con passo deciso nel terreno dell’elettrico. Al Salone dell’Auto di Torino, Mazda alza il sipario sulla sua prima berlina 100% elettrica: la Mazda6e. Un debutto che non punta solo su potenza e zero emissioni, ma su qualcosa di più profondo: identità.
Presentata in anteprima al grande pubblico in Piazza Castello, la 6e sarà anche disponibile per test drive immediati. E da giovedì 25 settembre, i clienti potranno prenotare una prova in tutte le concessionarie ufficiali. Un modo per toccare con mano una svolta che, per Mazda, non è un taglio netto col passato, ma una sua evoluzione coerente.
Mazda6e: elettrica sì, ma senza strappi
L’estetica è quella tipica della casa di Hiroshima: linee fluide, proporzioni sobrie, e un linguaggio formale – il celebre Kodo Design – che non rinuncia alla dinamica visiva. A prima vista, la Mazda6e appare più vicina a una coupé che a una berlina convenzionale: tetto basso, coda compatta e assetto largo.
La nuova piattaforma elettrica è pensata per offrire ampia autonomia urbana ed extraurbana, tecnologia d’assistenza aggiornata, e soprattutto un’esperienza di guida che richiama la filosofia Jinba Ittai – quell’“unità tra cavallo e cavaliere” che ha guidato Mazda sin dalle origini.
Il risultato è una vettura che non cerca di stupire con effetti speciali o numeri da hypercar elettrica, ma punta sulla sostanza: abitabilità, qualità percepita e risposta su strada. Più che un oggetto di culto da vetrina, la Mazda6e sembra voler essere un’auto da usare, davvero, nel contesto della transizione energetica.
MX-5 Homura: il piacere analogico non va in pensione
Accanto alla 6e, nello stand torinese ci sarà spazio anche per l’ultima incarnazione della Mazda MX-5, in versione Homura. Qui l’elettrico è assente, per scelta. Motore 1.5L aspirato, trazione posteriore, peso ridotto e sterzo diretto: la ricetta del divertimento puro, ormai sempre più raro sul mercato.
Questa edizione speciale introduce finiture in pelle e Alcantara, cerchi forgiati Rays, freni Brembo, sedili Recaro e dettagli neri lucidi. Un pacchetto pensato per chi cerca qualcosa di più personale in un’auto già unica nel suo genere. In giapponese, “Homura” significa fuoco ardente. Qui, il nome è più che azzeccato.
Multi-solution: la strategia della gradualità
Quello che Mazda propone con i suoi modelli — elettrici, termici e ibridi — non è una rivoluzione a senso unico, ma un percorso a più corsie. La Casa giapponese rifiuta l’idea di un’unica tecnologia “giusta” e preferisce parlare di multi-solution strategy: una visione che comprende motori elettrici, ibridi plug-in, mild hybrid, e persino motori diesel efficienti come il nuovo 3.3L e-Skyactiv D montato sulla Mazda CX-60 2025, anch’essa disponibile per test al Salone.
Una filosofia che punta a rispondere alle esigenze reali dei mercati, delle infrastrutture e dei clienti, e che non pretende di imporre soluzioni universali. In un settore spesso polarizzato tra elettrificazione forzata e nostalgie termiche, l’approccio Mazda si colloca in mezzo: tecnologico, ma realistico.
Elettrica, ma non ideologica
La Mazda6e arriva in un momento chiave per il settore automotive. Con normative sempre più stringenti in Europa e un mercato ancora incerto sulla reale portata della transizione elettrica, il modello giapponese potrebbe rappresentare una via di mezzo credibile: un prodotto raffinato, elettrico, ma senza le rigidità ideologiche che spesso accompagnano certe svolte “green”.