• 6 Dicembre 2025 11:40

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Arrivederci Serbia. Djokovic va a vivere in Grecia

Set 11, 2025

AGI – Novak Djokovic, dopo gli Us Open, per ricaricare le batterie non si è recato nella ‘sua’ Serbia ma è andato in Grecia. Questa notizia ha fatto il giro del mondo e sulla stampa di mezza Europa si parla ora di un imminente trasferimento definitivo di Nole e della sua famiglia ad Atene. Secondo il Daily Mail, l’ex numero uno del mondo ha iscritto i suoi due figli, Stefan di 11 anni e Tara di 8, al St. Lawrence College di Atene e Djokovic avrebbe acquistato una casa per la sua famiglia nella capitale greca.

Le critiche in Serbia e la reazione di Djokovic

Dietro la decisione del campione nato a Belgrado ci sarebbero le critiche subite in patria dagli ambienti e dai media filo-governativi. In particolare quelli “vicini al presidente Aleksandar Vucic” lo hanno apostrofato come “traditore” e “falso patriota” per aver sostenuto le proteste studentesche che da dicembre hanno preso di mira contro il Governo e il numero uno del Partito Progressista serbo.

Djokovic e il supporto ai manifestanti

Sui social ‘Djoker‘ si è schierato con i manifestanti che accusano le autorità serbe di corruzione e con l’ondata di proteste seguita alla morte a dicembre di 16 persone nel crollo di una pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad: “Come persona che crede profondamente nel potere dei giovani e nel loro desiderio di un futuro migliore, credo sia importante che le loro voci vengano ascoltate”, ha scritto Djokovic sui social, “la Serbia ha un potenziale enorme e la sua gioventù istruita è la sua più grande forza. Ciò di cui abbiamo tutti bisogno è comprensione e rispetto“.

AGI – Novak Djokovic, dopo gli Us Open, per ricaricare le batterie non si è recato nella ‘sua’ Serbia ma è andato in Grecia. Questa notizia ha fatto il giro del mondo e sulla stampa di mezza Europa si parla ora di un imminente trasferimento definitivo di Nole e della sua famiglia ad Atene. Secondo il Daily Mail, l’ex numero uno del mondo ha iscritto i suoi due figli, Stefan di 11 anni e Tara di 8, al St. Lawrence College di Atene e Djokovic avrebbe acquistato una casa per la sua famiglia nella capitale greca.
Le critiche in Serbia e la reazione di Djokovic
Dietro la decisione del campione nato a Belgrado ci sarebbero le critiche subite in patria dagli ambienti e dai media filo-governativi. In particolare quelli “vicini al presidente Aleksandar Vucic” lo hanno apostrofato come “traditore” e “falso patriota” per aver sostenuto le proteste studentesche che da dicembre hanno preso di mira contro il Governo e il numero uno del Partito Progressista serbo.
Djokovic e il supporto ai manifestanti
Sui social ‘Djoker’ si è schierato con i manifestanti che accusano le autorità serbe di corruzione e con l’ondata di proteste seguita alla morte a dicembre di 16 persone nel crollo di una pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad: “Come persona che crede profondamente nel potere dei giovani e nel loro desiderio di un futuro migliore, credo sia importante che le loro voci vengano ascoltate”, ha scritto Djokovic sui social, “la Serbia ha un potenziale enorme e la sua gioventù istruita è la sua più grande forza. Ciò di cui abbiamo tutti bisogno è comprensione e rispetto”.

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