Ferrari si presenta a Zandvoort con la voglia di fare bene. L’obiettivo è chiaro: dare continuità di rendimento e cancellare la parentesi ungherese, dove la vettura numero 16 ha sofferto di problemi. La Scuderia ha fatto sapere che, dopo gli esami del caso, non è stato riscontrato alcun danno al telaio, che resta quello di Budapest. Con le FP1 inizieremo a capire che tipo di setup ha scelto la squadra modenese.
Ferrari sovrasterzante per proteggere l’anteriore
Le due Rosse scendono in pista. Entrambe le auto montano un set di pneumatici Pirelli a banda gialla, mentre il cambio è settato sul GX position 2, mappatura utile per avere una trasmissione piuttosto rapida nel suo lavoro. Con le Medium la Ferrari testerà la bontà del lavoro svolto sulla messa a punto. In questo momento il cielo olandese è variabile e dopo un giro di assaggio si passa alla modalità push.
Le Rosse mostrano un bilanciamento di base buono: pochissime correzioni e un livello di aderenza accettabile considerando lo stato della pista. Attendiamo però, in quanto fino ad ora si tratta del primo approccio. In questo caso è il britannico a mostrare più confidenza, sebbene Leclerc sia stato piuttosto conservativo nel suo giro. Dopo un passaggio per raffreddare le coperture Charles si lancia nuovamente per abbassare il suo tempo.
In radio non si parla di particolari correzioni alla guida. Semplicemente, Adami e Bozzi hanno fatto notare i punti dove si può migliorare in base ai distacchi sulla McLaren. C’è tanto traffico e al momento il muretto box della Rossa non è riuscito a fornire una buona track position. Si lancia pure Lewis che però perde la vettura nel T1 spiattellando le gomme. Per fortuna il testacoda non porta alcun danno.
Come primo approccio sembra che il team di Maranello abbia deciso di costruire il setup per proteggere il front-end, esattamente quello che avevamo scritto nella nostra consueta preview. A conferma di quanto detto vediamo l’atteggiamento sovrasterzante delle SF-25, sia in uscita che a centro curva, specialmente verso la fine del giro. Potrebbe pure esserci un leggero overheating, elemento assolutamente da evitare nel contesto olandese.
Ferrari non attiva bene le Medie
Il primo run è stoppato dall’incidente di Antonelli: bandiera rossa. Troppa foga per l’italiano, che resta insabbiato ed è costretto a ritirarsi prematuramente dalla sessione. Dopo la breve pausa, il monegasco torna subito in pista. Nei box è arrivato un ritocco al carico anteriore per rifinire l’equilibrio. Charles cerca una buona posizione in pista per mettere assieme un tentativo pulito. Mentre si lancia, anche Hamilton esce dal garage.
Interessante il team radio del monegasco dopo il primo giro: sul canale si parla di gomme e della finestra di funzionamento, che non è corretta. Per questo il ferrarista chiede qualche consiglio per i target da raggiungere, ma il muretto non sa cosa consigliargli. Si continua pertanto con il programma di lavoro stabilito. La warm-up strategy è molto importante in Olanda, fattore che determina fortemente il livello di grip.
Pare pertanto che ci sia qualche problemino con l’outlap, perché le coperture tendono a salire troppo di temperatura, come previsto. Anche per questo, dopo aver accumulato un paio di tentativi, Charles prende la via della pitlane. Pure Lewis lo segue a ruota. Va detto che l’inglese ha anche una leggera carenza di rotazione, con una scelta di setup leggermente diversa. Inoltre possiamo aggiungere altro.
In questa seconda sgambata in pista, dove le monoposto hanno spinto maggiormente, abbiamo notato una certa instabilità specie nelle curve 11 e 12. Una situazione emersa probabilmente in gran parte per l’incapacità di le coperture. Ancora una volta nei box, gli ingegneri cercano di comprendere analizzando i dati. Dopo 3 minuti si torna in pista, ma questa volta le Pirelli sono cerchiate di rosso.
Anche con le Soft il grip resta carente
Osservando il comportamento delle SF-25, in questo caso dotate dell’extra grip fornito dalle Soft, pare che l’atteggiamento della vettura sia maggiormente sottosterzante. Resta una certa instabilità che complica un po’ le cose. Va detto che in questo momento si sta testando al massimo la monoposto e trarre conclusioni affrettate non è saggio. Si procede con un doppio giro per abbassare la temperatura delle gomme con un passaggio in pitlane.
Possiamo notiamo come Charles cerchi una traiettoria a “U” nel primo settore, mentre nel T2 l’avantreno non è perfetto. Bene curva 7 e 8, carenza di rotazione alla 10, alla 11 prende il cordolo, mentre alla 13 lo manca. La trazione è migliorata rispetto al primo run, ma l’attivazione delle coperture resta piuttosto complicata. Pariamo di un aspetto che a tutti i costi va corretto per sfruttare l’aderenza.
Nella tornata successiva le cose non cambiano. Resta un instabilità nel “buttare dentro” la curva il front-end. Piega 7 e 8 restano simili, mentre alla 10 Charles perde davvero tanto. Idem nella chicane 11-12, dove il ferrarista cerca di fare il possibile nella fase di inserimento, mostrando però un cambio di direzione critico. Alla fine del secondo giro gli viene chiesto se può fare un solo cool down per poi realizzare una mini simulazione gara.
Leclerc si oppone, sostenendo che hanno problemi più grandi rispetto alle prove high fuel. E in effetti non ha tutti i torti. La situazione di Hamilton è del tutto equiparabile a quella del compagno. Serve un passo avanti sulle gomme che, durante la prima sessione di prove libere, Ferrari non è stata capace di amministrare come doveva. Una sessione difficile, nella quale correggere le cose non era possibile.
Il team dovrà studiare molto bene tutti i dati raccolti per capire come accedere alla corretta finestra di utilizzo delle coperture. Sarà cruciale farlo, altrimenti il rendimento della SF-25 sarà molto lontano da quello richiesto. Negli ultimi dieci minuti il team si dedica alle prove con tanta benzina a bordo. Le cose sembrano migliori, sebbene il passo non sia buono come quello McLaren. Attendiamo le Fp2 per saperne di più.
Classifica Fp1 GP Olanda 2025:
Lando Norris (McLaren)
Oscar Piastri (McLaren)
Lance Stroll (Aston Martin)
Fernando Alonso (Aston Martin)
Alexander Albon (Williams)
Max Verstappen (Red Bull)
George Russell (Mercedes)
Carlos Sainz (Williams)
Gabriel Bortoleto (Stake)
Pierre Gasly (Alpine)