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Borse europee caute. Balzo del pmi manifatturiero italiano

Apr 3, 2017

MILANO – Ore 10.30 Avvio cauto per le Borse europee in una settimana che guarda soprattutto all’incontro in programma tra il presidente amerciano Donald Trump e quello cinese Xi Jinping dopo l’offensiva commerciale lanciata dal presidente Donald Trump contro l’aziende esportatrici straniere. Milano perde lo 0,1%, Parigi lo +0,06%, Francoforte guadagna lo 0,21%, mentre Londra oscilla intorno alla parità. L’economia italiana registra segnali molto incoraggianti: l’indice pmi manifatturero, il sondaggio condotto da Markit tra i direttori degli acquisti delle aziende, sale a marzo a 55,7 da 55 di febbraio, al top dai sei anni. Un segnale senz’altro positivo per le prospettive future della nostra industria.

Intanto Tokyo segna una chisura al rialzo, in linea con tutti i listini asiatici, copn l’indice Nikkei in rialzo dello 0,4% a 18.983 punti. Sempre sul fronte Usa oggi sono attesi gli interventi di diversi membri della Federal Reserve, da cui potrebbero arrivare nuove indicazioni sul cammino di rialzo dei tassi nel 2017 innescato a marzo. A Piazza Affari, fa bene a2a, che oggi presenta i risultati 2016.

Apertura stabile per lo spread fra Btp e Bund tedesco. Il differenziale segna quota 199 punti contro i 198 della chiusura di venerdì quando era salito di quasi 20 punti, con il rendimento del decennale italiano al 2,31%. Euro in lieve risalita. La moneta unica è scambiata a 1,067 sul dollaro con un rialzo dello 0,25%. Stabile, in Asia, lo yen che quota 111,3 rispetto al biglietto verde.

Molto densa di appuntamenti l’agenda macroeconomica. I dati diffusi dall’Istat sull’occupazione mostrano una sostanziale stabilità nel mercato del lavoro italiano, mentre il ministero dei trasporti i dati sulle immatricolazioni auto a marzo. Si attende il dato sui prezzi alla produzione in eurolandia, l’indice ism manifatturiero negli Stati Uniti, le spese in costruzioni e le vendite di autoveicoli, sempre relative agli Usa. In calo l’indice pmi sulla manifattura giapponese: nella lettura finale di marzo, scende a 52,4 punti rispetto ai ai 52,6 della prima lettura, ma anche rispetto ai 53,3 punti di febbraio. Oltre al dato positivo italiano già citato, anche quello complessivo dell’Eurozona è molto poisitivo, il pmi tocca tocca il nuovo massimo da 71 mesi arrivando a 56,2 punti, in salita dai 55,4 punti di febbraio, invariato rispetto alla precedente stima flash.

Il prezzo del petrolio è stabile. Sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti cede 7 cent a 50,53 dollari e quelli sul Brent calano di 12 cent a 53.41 dollari al barile. Oro in calo: il metallo con consegna immediata scende dello 0,15% a 1247 dollari l’oncia. Il bialncio nei primi tre mesi dell’anno è comunque positivo: nei primi 3 mesi del 2017 il prezzo è salito dell’8,6%, raggiungendo la soglia psicologica dei 1250 dollari a causa delle turbolenze derivanti dai primi passi dell’amministrazione Trump.

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