Pierre-Emerick Aubameyang continua a vivere come gioca: senza freni né bisogno di giustificarsi. Appena rientrato dal campionato saudita, ha pensato bene di aggiungere un altro bolide al suo garage già ipertrofico, una Ferrari Purosangue elaborata da Mansory, uno dei sette esemplari battezzati Pugnator. Un mostro in fibra di carbonio, mosso da un dodici cilindri riscritto da zero, e con prezzo finale da capogiro. Il bomber è salito su un jet privato a Laval, poi rotta su Cannes per ritirare l’auto perché fa parte del personaggio e andava accolta di persona. L’arrivo in Costa Azzurra è stato silenzioso solo fino all’accensione, dopodiché largo ai 755 cavalli, esplosi in pieno centro, marcando il territorio.
Mansory riscrive il SUV
La base tecnica della Purosangue –V12 aspirato da 6.5 litri, 725 cavalli, trazione integrale, telaio adattivo – è già oltre i limiti. Mansory ha alzato i giri del motore e ricostruito daccapo, montando nuova centralina, scarico personalizzato a quattro terminali e catalizzatori alleggeriti, in modo da aggiungere 30 CV e rendere la risposta dell’acceleratore ancora più brutale.
Il sound è da circuito, l’estetica audace, a suon di paraurti scolpiti, prese d’aria maggiorate, minigonne ridisegnate, verniciatura opaca e inserti in carbonio a vista. I cerchi da 24” sembrano progettati per calpestare yacht e parcheggiare sopra i limiti, mentre lo spoiler posteriore chiude la sagoma con una lama che taglia l’orizzonte. Gli interni? Un salotto molto emozionante: Alcantara, pelle, inserti rosso sangue e logo Pugnator su sedili, battitacco e volante.
Prezzo da vertigini
Aubameyang ha costruito negli anni una collezione da sballo, formata da Lamborghini dorate, Bentley bianche effetto neve, Range Rover blindati, LaFerrari cromata, McLaren su misura, SUV in livrea militare, personalizzate (come se ce ne fosse bisogno…) di catturare l’attenzione prima ancora di partire. La Mansory Purosangue è l’ultimo capitolo, il più arrogante, l’auto giusta se sei abituato a vivere sopra le righe e non guardi al prezzo, attorno a 1,4 milioni di euro, un abisso rispetto ai prezzi di listino dell’originale.
La scelta del modello risponde a logiche precise, infatti la Purosangue (voluta pure da Stash dei The Kolors) è la prima creatura di Maranello a quattro porte, una pioniera del genere nella storia del marchio, premiata dalle vendite. Aubameyang l’ha spinta a superarsi, ottenendo una macchina da far tremare l’asfalto, pronta per il centro di Marsiglia o la Croisette. Ovunque andrà, ogni metro percorso sarà uno show e le foto condivise in rete lo dicono a caratteri cubitali. Neanche il tempo di accoglierla in garage che il bolide troneggia sui social, del resto per Aubameyang lo sguardo degli altri è linfa vitale, e se qualcuno si indigna tanto meglio.
Nelle quattro ruote riflette il suo stile di vita, in grado di creare le tendenze e la Pugnator vale più di tanti proclami: è ancora qui, con il piede pesante e il conto che resiste. Lasciata la Premier, Aubameyang ha schivato il PSG, ed è andato vicino al ritiro, eppure resta fedele alla sua linea, quella di un dominatore, tanto nelle aree di rigore avversarie quanto su strada. E con la nuova Purosangue griffata Mansory, lo fa anche a motore spento.