MILANO – Nel giorno dell’avvio formale della Brexiit le Borse europee aprono in territorio positivo: Londra sale dello 0,40% a 7.372,79 punti. A Milano l’indice Ftse Mib segna +0,23% a 20.378,17 punti. Francoforte guadagna lo 0,38% a 12.195,50 punti e Parigi avanza dello 0,35% a 5.063,70 punti. Un avvio a sgno più, sulla scia della chiusura di ieri di Wall Street, con l’indice Dow Jones che ha interrotto la serie di otto sedute negative chiudendo a +0,76%, forte degli ultimi incoraggianti dati sulla fiducia dei consumatori americani, ai massimi da 16 anni. Dati che hanno contribuito a spingere al rialzo le Borse asiatiche, con l’eccezione di Tokyo, che ha archiviato le contrattazioni con un lieve aumento dello 0,08%.
Apertura stabile per lo spread, a quota 176, in virtù del rendimento dei decennali tedeschi sul mercato secondario allo 0,40% in rialzo di un punto base, mentre gli omologhi nostrani viaggiano al 2,16% , in rialzo di due punti base. Titoli di Stato alla prova del mercato questa mattina: il Tesoro offre in asta bot semestrali per 6,5 miliardi di euro.
Sul fronte valutario il dollaro riguadagna terreno dopo le flessoni degli ultimi giorni. La divisa europea passa di mano a 1,0802 dollari contro gli 1,0813 della chiusura di ieri a Wall Street. Ma ad accusare il colpo nel Brexit Day è soprattutto la sterlina, che scende nei confronti del dollaro, passando di mano a 1,2391.
EUROBAROMETRO Il conto della Brexit: l’uscita fa più male al Regno Unuto che alla Ue
Nell’agenda macroeconomica si attendono la fiducia dei consumatori e delle imprese in Italia e Francia a marzo, i dati britannici sul credito al consumo di febbraio. Lievemente positive le statistiche sulle vendite al dettaglio in Giappone. Spinte da autoveicoli a carburantisono aumentate a febbraio dello 0,1% rispetto allo stesso mese del 2016. Si tratta del quarto mese consecutivo di crescita, anche se il dato è inferiore alle previsioni (+0,5%) e a quello di gennaio (+1,0%). Su base mensile, l’incremento è pari allo 0,2 per cento. In calo del 2,7% annuo le vendite per la grande distribuzione.
Quotazioni del petrolio in rialzo. I future sul Wti guadagnano 17 centesimi a quota 48,54 dollari al barile mentre il Brent avanza 14 centesimi a 51,47 dollari al barile. Ad incidere sui rialzi il fermo operativo di un oleodotto libico. L’oro perde ancora posizione rispetto ai massimi da un mese raggiunto nei giorni scorsi: il lingotto con consegna immediata cede lo 0,2% a 1.249 dollari l’oncia.