Il Consiglio di Stato ha dato il via libera alla realizzazione del Tap, Trans Adriatic Pipeline, il gasdotto dell’Adriatico. Respingendo gli appelli proposti dalla Regione Puglia, il Consiglio di Stato ha ritenuto che la valutazione di impatto ambientale resa dalla Commissione Via avesse vagliato tutte le problematiche naturalistiche. Riconosciuto anche l’avvenuto rispetto del principio di leale collaborazione tra poteri dello Stato. Con la sentenza n. 1392, pubblicata oggi, la IV Sezione del Consiglio di Stato – spiega una nota – ha respinto gli appelli proposti dal Comune di Melendugno e dalla Regione Puglia nei confronti della sentenza del Tar (l’udienza di discussione si era tenuta il 9 marzo) sul Tap – Trans Adriatic Pipeline. Il progetto volto alla costruzione di un nuovo gasdotto che dalla frontiera greco-turca attraverser Grecia e Albania per approdare in Italia, nella provincia di Lecce consentendo cos l’afflusso di gas naturale dall’area del Mar Caspio (Azerbaigian) in Italia e in Europa.
Escluso che l’opera dovesse essere assogettata alla direttiva Seveso
Il Consiglio di Stato ha ritenuto che la valutazione di impatto ambientale resa dalla Commissione Via avesse approfonditamente vagliato tutte le problematiche naturalistiche e che anche la scelta dell’approdo nella porzione di costa compresa tra San Foca e Torre Specchia Ruggeri (all’interno del Comune di Melendugno) fosse stata preceduta da una completa analisi delle possibili alternative (ben undici). Inoltre stato escluso che l’opera dovesse essere assoggettata alla cosiddetta “Direttiva Seveso” ed stato riconosciuto l’avvenuto rispetto del principio di leale collaborazione tra Poteri dello Stato nella procedura di superamento del dissenso espresso dalla Regione alla realizzazione dell’opera.
La lunga battaglia degli ulivi
La battaglia degli ulivi tiene ha tenuto a lungo bloccato il cantiere del gasdotto Tap nel Salento. Per motivi di ordine pubblico, legati alla presenza di manifestanti che hanno impedito il transito dei mezzi aziendali malgrado lo spiegamento delle forze di polizia, avevano spinto nei giorni scorsi il prefetto di Lecce, Claudio Palomba, a chiedere alla societ di fermarsi (invito accolto da Tap).
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