Il caso Tesla continua a far discutere in America e nel mondo. Quello che sino a poco tempo fa era probabilmente il marchio di riferimento per quanto concerne le vetture elettriche, è stato trascinato in un tornado politico senza precedenti. Certo la crisi dell’automotive aveva colpito il colosso americano già nel 2024, facendo registrare la prima storica annata per l’azienda priva di crescita.
Questo 2025 però si è aperto con alcune esternazioni di Elon Musk, che sta accompagnando Donald Trump in questa sua seconda avventura alla Casa Bianca, che non sono piaciute per niente a tante persone. La reputazione del suo Ad, sta trascinando Tesla in un turbinio di polemiche e veri e propri attacchi.
L’idea degli adesivi
In particolare in giro per il mondo le vetture del marchio statunitense sono oggetto di veri e propri atti di vandalismo. Una situazione che naturalmente mette abbastanza in crisi gli incolpevoli proprietari di queste auto. Da tutto ciò però è nata un’idea davvero bizzarra, che sta prendendo piede. Come riportato da Adnkronos, infatti, un uomo in Germania, per puro divertimento, ha creato non molto tempo fa degli adesivi che recitavano: “L’ho comprata prima che Elon impazzisse”.
Le vendite di questi adesivi sono letteralmente esplose in poco tempo toccando quota 2mila richieste al giorno. Al momento si trovano anche su portali di eCommerce come Amazon o AliExpress con varianti più immediate come “Sta’ zitto, Elon!” o “Amo questa macchina, non Elon Musk”. Per onestà di cronaca però bisogna dire che ci sono anche sticker a favore del miliardario americano, anche se fanno registrare una richiesta inferiore.
L’idea degli adesivi rappresenta una sorta di assicurazione per i proprietari di queste Tesla, che spesso sono presi di mira a causa delle recenti esternazioni di Musk. Alcuni personaggi famosi hanno già provveduto a vendere la propria vettura. Uno dei casi più eclatanti è quello di Mark Kelly, senatore democratico che di recente ha annunciato di aver venduto la propria Tesla in seguito ai comportamenti di Elon. Non tutti però possono permettersi di vendere un’auto così costosa perdendoci un bel po’ di soldi e così l’adesivo diventa la “soluzione” più economica al problema.
Tesla a picco in Borsa
La situazione Tesla però è molto più intricata di quella che sembra. Si tratta, infatti, di una società quotata in Borsa, che di recente ha lasciato il 45% del valore perdendo centinaia di miliardi di dollari. Le stime per il 2025 inoltre sono ancora più disastrose e parlano di un calo importante delle vendite, incentivato da questa situazione che vede Musk direttamente collegato a Trump. Il suo coinvolgimento politico viene mal digerito dai mercati oltre che dall’opinione pubblica.
In questo momento il patron di X è impegnato con il progetto DOGE (Department of Government Efficiency) e ha mostrato tra le altre cose vicinanza alla destra di AfD in Germania. Le accuse di fascismo nei suoi confronti si sprecano un po’ in tutto il mondo, anche da esponenti politici di spicco della sinistra. C’è da capire ora cosa accadrà in futuro perché la strada intrapresa da Musk sta avendo pesanti ripercussioni negative sui suoi affari.