• 19 Marzo 2025 19:52

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Blue economy e “underwater economy”, l’accordo tra l’Itir dell’Università di Pavia e la Marina militare

Mar 19, 2025

AGI – Il 99% delle telecomunicazioni digitali passa attraverso 552 cavi sottomarini che si estendono per 1,4 milioni di chilometri. Canali che nel 2023 hanno gestito oltre un trilione di transazioni finanziarie per un valore di 10 trilioni di dollari, con una crescita annua del 12%. E, come non bastasse, sempre nel mare si snoda il 90% del traffico merci globale. Da qui le proiezioni: entro il 2030 il mercato globale della subacquea varrà quasi 400 miliardi di euro.

Il mare costituisce una risorsa strategica per il prossimo futuro, a maggior ragione se si considera che lo spazio è conosciuto molto di più dei fondali oceanici. Nasce per questo l’accordo strategico su ricerca e innovazione tecnologica dell’Underwater siglato tra l’Itir (Centro di Ricerca Interdipartimentale dell’Università di Pavia) e la Marina militare italiana. 

L’accordo prevede lo sviluppo congiunto di sensori, nuovi materiali, nanotecnologie, fotonica e additive manufacturing, un think tank su geopolitica e innovazione, ma anche percorsi di alta formazione e corsi post-laurea, progetti per la valorizzazione dei siti archeologici sottomarini, pubblicazioni e iniziative di promozione culturale.

“L’Italia è un Paese dalla forte vocazione marittima che deve al mare e alle attività ad esso connesse gran parte del suo sviluppo, del suo benessere e dalla sua sicurezza – ha affermato l’Ammiraglio di Squadra Antonio Natale della Marina Militare Italiana – Per tale motivo è necessario porre in essere ogni azione tesa a far accrescere la consapevolezza della fondamentale importanza del mare e a riaffermare con decisione il ruolo dell’Italia quale Paese marittimo. Lo studio e la continua discussione delle tematiche connesse con la marittimità, declinato nelle diverse prospettive attraverso il coinvolgimento corale di tutti gli stakeholders del cluster marittimo, è un azione imprescindibile per elaborare una visione integrata e condivisa e per elaborare una strategia a livello politico. Le attività discusse con l’Università di Pavia hanno lo scopo di  sviluppare attività di ricerca, progetti e iniziative per creare sinergie su tematiche di comune interesse. Rafforzando la collaborazione con un partner di così alto livello nel contesto universitario, quale è l’Università di Pavia, potremo contribuire a diffondere la cultura marittima nel nord Italia.” – ha concluso Natale. 

“Il Centro di Ricerca ITIR dell’Università di Pavia, eccellenza nella ricerca scientifica e tecnologica, ha scelto di collaborare con la Marina Militare Italiana per sviluppare una piattaforma dedicata alla ricerca, al trasferimento tecnologico e alla formazione nel settore subacqueo. Non si tratta solo di innovazione, ma di ripensare il modo in cui affrontiamo una sfida cruciale – ha spiegato il professor Stefano Denicolai, presidente del Centro di Ricerca ITIR, Università di Pavia – chi si chiede perché proprio Pavia, così lontana dal mare, dimostra di non aver colto una realtà fondamentale: il 70% del nostro pianeta è coperto d’acqua e il suo impatto, spesso invisibile, è determinante per l’economia, la geopolitica e il nostro futuro. Anche chi si sente distante dal mare ne subisce le conseguenze. Ignorarlo significa non comprendere le dinamiche che plasmeranno il mondo di domani”.

La firma di questo accordo segna l’avvio di una piattaforma di ricerca e innovazione sulle tecnologie subacquee, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo strategico dell’Italia in un settore chiave per la sicurezza e lo sviluppo economico. In un contesto di crescenti incertezze geopolitiche ed economiche, garantire una presenza solida nel dominio marittimo è essenziale per la stabilità e la competitività del Paese.
L’Italia, al centro di uno dei mari più trafficati del mondo, possiede un vantaggio geografico che, per tradursi in una leadership concreta, necessita di investimenti mirati in innovazione e collaborazione tra ricerca e industria. L’accordo mira proprio a sviluppare nuove tecnologie per gli ambienti marini estremi e a promuovere iniziative di alta formazione nel settore subacqueo.
 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close