• 12 Marzo 2025 12:04

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Nuovi guai per Toti: indagato per truffa ai danni dello Stato insieme all’assessore Giampedrone

Mar 11, 2025

AGI – “Non ho ancora le carte, quindi nel merito non mi esprimo. Ho appreso dalla stampa della notizia e questa mattina ho conferito l’incarico all’avvocato Pellegrini. Ringrazio il presidente Marco Bucci che ho sentito ieri e mi ha confermato la sua fiducia”. Sono le parole dell’assessore alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone, sulla notizia dell’inchiesta che lo coinvolge insieme all’ex governatore Giovanni Toti.

L’accusa è truffa ai danni dello Stato per entrambi. L’inchiesta è stata anticipata nelle scorse ore dal Secolo XIX e stamane Giampedrone ne ha parlato a margine del consiglio regionale. Gli atti sono stati trasmessi per competenza dalla Procura della Spezia ai colleghi di Genova. L’inchiesta sarebbe nata dagli accertamenti svolti sull’ex capo di Gabinetto in Regione Liguria, Matteo Cozzani, sospettato d’aver incassato tangenti da una serie di imprenditori in cambio di favori e per il quale la procura spezzina ha recentemente chiuso le indagini. Secondo quanto appreso, formalmente Toti e Giampedrone non hanno ancora ricevuto gli avvisi di garanzia.

Il legale di Toti: “Trasecolato nel leggere la notizia”

“In riferimento alle indiscrezioni pubblicate dal Secolo XIX circa una inchiesta riguardante l’ex governatore Giovanni Toti e i rapporti con un collaboratore di Regione, Davide Marselli e le prestazioni erogate da uno stabilimento balneare da esso gestito – fa sapere in una nota Stefano Savi, legale di Toti – il mio assistito è letteralmente trasecolato nel leggere la notizia. Ogni presenza di Toti e della sua famiglia allo stabilimento balneare, per altro usato da moltissimo tempo, e negli ultimi anni in modo sempre più sporadico, è stata regolarmente pagata dallo stesso Toti o da un suo familiare. Appare singolare che i pagamenti, per lo più fatti con strumenti tracciabili, non siano stati riscontrati vista la mole di indagini che lo hanno coinvolto. Peraltro – si legge – negli ultimi quattro anni, la scorta di pubblica sicurezza attribuita a Toti ha di fatto inibito la sua frequentazione dello stabilimento se non per eventi conviviali come pranzi e cene, regolarmente pagate. Per quanto riguarda l’attività di supporto politico per cui Marselli era retribuito, ritengo sia stata svolta con scrupolo oltre che passione ed era nota a tutti. Per altro, la posizione di staff politico ricoperta dal Marselli con un contratto ritenuto regolare dall’Ente Regione, lo accomuna alla situazione di altre decine di persone con un simile contratto. Non è chiara quale sia la peculiarità di questo rapporto, se non quella di essere alle dipendenze di Giampedrone e amico di Toti. Immaginare – conclude – che dietro un rapporto di conoscenza e amicizia che dura da quasi due decenni vi possa essere una truffa, credo vada al di là di ogni logica fattuale e giuridica”.

 

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