• 26 Febbraio 2025 0:09

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F1, Aston Martin AMR25: nuova ala anteriore innovativa

Feb 25, 2025

Ripetere un’annata del genere (2024) non è la volontà di Aston Martin. In F1 l’obiettivo primario è migliorarsi, specie quando la comprensione sugli errori commessi fa presenza. È un po’ il caso della scuderia britannica, che l’anno scorso non ha realizzato lo step in avanti atteso. Al contrario ha sofferto parecchio, specie nella prima parte del campionato, dove non si è nemmeno avvicinata all’ottimo rendimento espresso nel campionato 2023. Con un Adrian Newey in più “nel motore”, tante cose possono cambiare. Tutto vero. Ciò malgrado nell’ultima auto della scuderia inglese non c’è lo zampino del geniale progettista, ma nulla vieterà all’estro dell’ex Red Bull di perfezionare o correggere i difetti della AMR25.

F1, Aston Martin AMR25: cambia la filosofia aerodinamica all’avantreno

Con un approccio tecnico profondamente rinnovato rispetto al 2024, l’ala anteriore della AMR25 rappresenta un’evoluzione radicale rispetto al modello precedente. Il progetto ha preso il via dall’ultima configurazione impiegata nella scorsa stagione, portando a una revisione mirata per migliorare il comportamento della monoposto nei tratti più lenti. La modifica più evidente riguarda il flap esterno, caratterizzato da un bordo d’uscita dalla forma irregolare e una variazione significativa nella larghezza della corda. Per mantenere riservate alcune novità Aston Martin ha giocato con le immagini. Per questo i render ufficiali hanno volutamente mostrato dettagli fuorvianti.

Lo scopo ultimo nutriva un target preciso: evitando di svelare completamente le reali novità aerodinamiche dell’auto avvolta dal british racing green. Con regolamenti così vincolanti, bilanciare l’efficacia aerodinamica tra sezioni ad alta e bassa velocità è una sfida complessa. L’obiettivo di questa riprogettazione è stato quello di rendere la vettura più prevedibile e stabile nelle diverse fasi di percorrenza curva, ottimizzando la gestione del flusso verso il retrotreno. L’ala anteriore, infatti, ha un ruolo cruciale nell’influenzare l’aerodinamica generale della vettura, motivo per cui il team ha concentrato molti sforzi nel migliorare la coerenza del comportamento della vettura.

Fonte: Aston Martin Media Centrevista frontale della nuova Aston Martin AMR25 sul tracciato del Bahrain

Un’altra modifica visibile riguarda il muso, che presenta differenze rispetto al modello montato sulla monoposto progenitrice. Per quanto riguarda la sospensione anteriore, invece, Aston Martin ha deciso di mantenere la configurazione push-rod, la stessa adottata nella stagione passata. A differenza della Ferrari, che ha individuato nella sospensione anteriore un possibile limite tecnico e ha preferito passare allo schema a tirante, il team britannico non ha ritenuto necessario intervenire su questa componente, giudicandola già sufficientemente efficace. Dal punto di vista aerodinamico, il layout a puntone è considerato pertanto una soluzione più che vantaggiosa.

F1, Aston Martin AMR25: nuove pance più efficienti

Con un lavoro mirato a migliorare l’efficienza aerodinamica, un aggiornamento significativo riguarda la parte centrale della vettura. Il design delle pance è stato rivisto traendo ispirazione dalle soluzioni adottate dalla McLaren. Il pool di tecnici ha deciso di introdurre un undercut più accentuato. Seguendo una tendenza già vista su Mercedes e Ferrari, quindi, anche Aston Martin ha modificato la zona inferiore della corpo vettura nella sezione centrale. Lo ha fatto rialzandola per creare un flusso d’aria più diretto tra anteriore il posteriore. La finalità di questa precisa scelta è quella di mantenere il flusso quanto più stabile possibile sulla monoposto.

Così facendo si riduce la compressione dell’aria e si ottimizza il rendimento aerodinamico lungo l’intera vettura. Per adattare l’auto a questo nuovo concetto, è stato necessario rivedere anche il layout dei radiatori, che ora presentano una forma differente rispetto al mondiale 2024. Come accade spesso in fase progettuale, le necessità aerodinamiche hanno avuto un ruolo primario nel determinare queste decisioni. Un’altra variazione di rilievo riguarda l’ampliamento della sezione dell’airbox. Una mossa pensata per bilanciare la riduzione delle prese d’aria laterali e, al contempo, poter garantire una corretta refrigerazione degli elementi interni.

F1, Aston Martin AMR25: pinna di squalo e fondo in versione base

Il cofano motore è stato anch’esso aggiornato con alcune novità, tra cui la presenza di una “shark fin“. Questa componente, sviluppata con l’obiettivo di migliorare l’efficienza aerodinamica della vettura, aiuta a ridurre la resistenza all’avanzamento, uno degli aspetti critici della AMR24. La sua funzione principale è quella di generare vortici utili a ottimizzare il comportamento dell’ala posteriore, che per rendere al meglio deve essere investita da una massa fluida ben strutturata. Spesso, però, gli elementi situati più avanti sulla vettura alterano questa condizione, ed è qui che la shark fin entra in gioco, contribuendo a stabilizzare l’aria e a migliorarne l’incidenza.

Fonte: Aston Martin Media Centrevista laterale della nuova Aston Martin AMR25 in Bahrain

Il fondo della monoposto, invece, pare proprio che si trovi ancora in una fase di sviluppo iniziale, con gli aggiornamenti che potrebbero già essere previsti a partire dai test in Bahrain, sul tracciato di Sakhir. Non sarà quindi sorprendente se, nella giornata di domani, esaminando l’Aston Martin, noteremo alcune modifiche al fondo della monoposto. La configurazione attuale si presenta piuttosto classica, con la presenza di un estrattore laterale che integra tre appendici svergolate e una lama affilata. L’obiettivo del team è quello di sigillare al meglio questa zona, migliorando la gestione dei flussi all’interno del fondo e massimizzare l’efficienza complessiva dell’auto.

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