AGI – I mercati europei ben intonati dopo le elezioni politiche tedesche che ha visto la vittoria dei conservatori moderati Cdu/Csu. Forte affermazione dell’Afd, il partito di estrema destra, che però dovrebbe restare fuori dal governo. La possibile alleanza tra Merz e i socialisti dell’Spd rassicura i mercati che dovrebbero aprire tutti in netto rialzo. Oggi ricorre l’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina e mentre gli Stati Uniti si smarcano dal sostegno a Zelensky puntando alle terre rare ucraine, la presidente della commissione europea Ursula Von der Leyen è arrivata a Kiev insieme al presidente del Consiglio, Antonio Costa, a portare la solidarieta’ dell’Unione.
“Siamo a Kiev oggi, perché l’Ucraina è Europa. In questa lotta per la sopravvivenza, non è solo il destino dell’Ucraina a essere in gioco. È il destino dell’Europa”, ha spiegato Von der Leyen in un post che accompagna sui social media il video del suo arrivo insieme con Costa.
Von der Leyen, ha assicurato che l’Unione europea accelererà gli aiuti militari all’Ucraina. Si sta anche lavorando a un piano per aumentare la produzione e le capacita’ di difesa dell’Ue. “Dobbiamo accelerare la consegna immediata di armi e munizioni. E questo sara’ al centro del nostro lavoro nelle prossime settimane”, ha detto Von der Leyen al gruppo di giornalisti che la segue nel viaggio Kiev per il terzo anniversario dell’invasione russa.
Sul fronte macro, oggi giornata con pochi spunti. Da segnalare l’Ifo Business Climate di febbraio in Germania che dovrebbe aumentare a 85,8 punti dagli 85,1 di gennaio. Prevista poi la lettura finale dell’inflazione nell’Eurozona a gennaio prevista in rialzo al 2,5% dal 2,4% di dicembre. A conferma delle preoccupazioni di Isabel Schnabel membro del comitato esecutivo della Bce che la settimana scorsa ha parlato per la prima volta di fermare il taglio dei tassi che sta portando avanti la Banca Centrale europea proprio a causa delle rinnovate pressioni inflazionistiche dovute soprattutto all’effetto annuncio del presidente americano Donald Trump sui dazi.