• 13 Febbraio 2025 22:12

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Brignone d’oro nel gigante, eguaglia Compagnoni

Feb 13, 2025

AGI – Federica Brignone si è laureata campionessa del mondo di slalom gigante, la disciplina più comune dello sci alpino, diventando la seconda italiana della storia a vincere l’oro.

 

A Saalbach in Austria, la fuoriclasse azzurra ha disputato due manche perfette. Oro alla Brignone in 2’22″71, argento alla neozelandese Alice Robinson a 90 centesimo, bronzo all’americana Paula Moltzan a 2″62. 

 

Prima della 34enne sciatrice valdostana a vincere l’oro iridato in era riuscita solo Deborah Compagnoni a Sierra Nevada nel 1996 e Sestriere nel 1997. Per Brignone è la terza medaglia mondiale in gigante dopo l’argento di Garmisch-Partenkirchen del 2011 e quello di Meribel del 2023. 

 

Brignone ha dominato sia nella prima che nella seconda manche. La 34enne valdostana di La Salle ha affrontato i due tracciati disegnati sulla pista ‘Schneekristall’ (‘cristallo di neve’) come una vera ‘tigre’, il suo soprannome. Classe, potenza, eleganza nella sciata, grinta (mai mancata a ‘Fede’), Federica ha messo in fila tutte rifilando dei distacchi che nello sci di oggi sono a dir poco pazzeschi.

 

Brignone, seconda italiana della storia a vincere l’oro iridato in gigante – c’era riuscita due volte Deborah Compagnoni nel 1996 e 1997 – ha preceduto di ben nove decimi la neozelandese Robinson alla prima medaglia dopo tre edizioni dei Mondiali andate a vuoto. Alice, nata a Sydney, ha portato per la prima volta la Nuova Zelanda sul podio ad una rassegna iridata di sci alpino.

 

Bronzo all’americana Moltzan, rimasta a ben 2″62, un distacco monstre d’altri tempi. Quarta ad un solo centesimo dal podio la norvegese Thea Louise Stjernesund, quinta a sei, la svedese Sara Hector. Settima l’italiana che gareggia per l’Albania, Laura Colturi a 3″50. Brignone – alla quinta medaglia a un Mondiale, alla seconda di questa edizione dopo l’argento in supergigante – nella seconda manche è stata ancora più agguerrita e soprattutto perfetta tanto da rifilare altri 23 centesimi alla Robinson (67 erano quelli al termine della prima manche).

 

Decisamente crollato lo sci tedesco, la migliore è stata Lena Duerr, nova, e soprattutto quello austriaco: la migliore tra le padrone di casa è stata Katharina Liensberger, dodicesima a 4″55. Fuori nella prima manche Sofia Goggia (Mondiale di Saalbach sotto le aspettative soprattutto nelle discipline veloci) e Marta Bassino, entrambe incappate in errori di traiettoria. Lara Della Mea non ha preso il via nella seconda manche. 

 

Brignone: “Risultato che sognavo da tutta la vita”

“È un risultato che sognavo da tutta la vita e oggi realizzo un sogno”, ha detto la neo campionessa del mondo. “Prima della seconda manche mi sono detta di stare calma, sapevo anche di avere un buon feeling con questa neve e questa pista, ma non è mai facile raggiungere l’obiettivo al momento giusto – ha aggiunto la sciatrice di La Salle, figlia di Maria Rosa Quario, ‘mamma’ della Valanga Rosa – ai Mondiali conta tutto o niente, sapevo che era l’occasione per dare più gas”. Alla domanda dove ha fatto la differenza, Brignone ha risposto: “Ho fatto la differenza nell’ultima parabolica della prima manche, dove la pista gira, lì mi sono presa spazio e sono riuscita a prendere una buona velocità”. Parlando dei suoi Mondiali precedenti, ha quindi aggiunto: “non avevo mai vinto in gigante ai Mondiali e le cose diventano più complicate quando sei al comando dopo la prima manche. Quando ho passato il traguardo speravo solo di vedere il numero 1, ma non sapevo cosa aspettarmi”.

AGI – Federica Brignone si è laureata campionessa del mondo di slalom gigante, la disciplina più comune dello sci alpino, diventando la seconda italiana della storia a vincere l’oro.
 
A Saalbach in Austria, la fuoriclasse azzurra ha disputato due manche perfette. Oro alla Brignone in 2’22″71, argento alla neozelandese Alice Robinson a 90 centesimo, bronzo all’americana Paula Moltzan a 2″62. 
 
Prima della 34enne sciatrice valdostana a vincere l’oro iridato in era riuscita solo Deborah Compagnoni a Sierra Nevada nel 1996 e Sestriere nel 1997. Per Brignone è la terza medaglia mondiale in gigante dopo l’argento di Garmisch-Partenkirchen del 2011 e quello di Meribel del 2023. 
 
Brignone ha dominato sia nella prima che nella seconda manche. La 34enne valdostana di La Salle ha affrontato i due tracciati disegnati sulla pista ‘Schneekristall’ (‘cristallo di neve’) come una vera ‘tigre’, il suo soprannome. Classe, potenza, eleganza nella sciata, grinta (mai mancata a ‘Fede’), Federica ha messo in fila tutte rifilando dei distacchi che nello sci di oggi sono a dir poco pazzeschi.
 
Brignone, seconda italiana della storia a vincere l’oro iridato in gigante – c’era riuscita due volte Deborah Compagnoni nel 1996 e 1997 – ha preceduto di ben nove decimi la neozelandese Robinson alla prima medaglia dopo tre edizioni dei Mondiali andate a vuoto. Alice, nata a Sydney, ha portato per la prima volta la Nuova Zelanda sul podio ad una rassegna iridata di sci alpino.
 
Bronzo all’americana Moltzan, rimasta a ben 2″62, un distacco monstre d’altri tempi. Quarta ad un solo centesimo dal podio la norvegese Thea Louise Stjernesund, quinta a sei, la svedese Sara Hector. Settima l’italiana che gareggia per l’Albania, Laura Colturi a 3″50. Brignone – alla quinta medaglia a un Mondiale, alla seconda di questa edizione dopo l’argento in supergigante – nella seconda manche è stata ancora più agguerrita e soprattutto perfetta tanto da rifilare altri 23 centesimi alla Robinson (67 erano quelli al termine della prima manche).
 
Decisamente crollato lo sci tedesco, la migliore è stata Lena Duerr, nova, e soprattutto quello austriaco: la migliore tra le padrone di casa è stata Katharina Liensberger, dodicesima a 4″55. Fuori nella prima manche Sofia Goggia (Mondiale di Saalbach sotto le aspettative soprattutto nelle discipline veloci) e Marta Bassino, entrambe incappate in errori di traiettoria. Lara Della Mea non ha preso il via nella seconda manche. 
 
Brignone: “Risultato che sognavo da tutta la vita”
“È un risultato che sognavo da tutta la vita e oggi realizzo un sogno”, ha detto la neo campionessa del mondo. “Prima della seconda manche mi sono detta di stare calma, sapevo anche di avere un buon feeling con questa neve e questa pista, ma non è mai facile raggiungere l’obiettivo al momento giusto – ha aggiunto la sciatrice di La Salle, figlia di Maria Rosa Quario, ‘mamma’ della Valanga Rosa – ai Mondiali conta tutto o niente, sapevo che era l’occasione per dare più gas”. Alla domanda dove ha fatto la differenza, Brignone ha risposto: “Ho fatto la differenza nell’ultima parabolica della prima manche, dove la pista gira, lì mi sono presa spazio e sono riuscita a prendere una buona velocità”. Parlando dei suoi Mondiali precedenti, ha quindi aggiunto: “non avevo mai vinto in gigante ai Mondiali e le cose diventano più complicate quando sei al comando dopo la prima manche. Quando ho passato il traguardo speravo solo di vedere il numero 1, ma non sapevo cosa aspettarmi”.

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