• 11 Febbraio 2025 9:55

Corriere NET

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Il calcio turco è nella bufera, Mourinho accusa il ‘sistema’ Galatasaray

Feb 10, 2025

AGI – Josè Mourinho guida l’offensiva mediatica contro il Galatasaray, i tifosi dell’altra parte (calcistica) di Istanbul, quella del Fenerbahce, sono compatti accanto al loro condottiero e soffiano sul fuoco delle polemiche. Dopo la clamorosa decisione dell’Adana Demispor di abbandonare il campo ieri dopo che l’arbitro Oguzhan Cakir aveva assegnato un rigore inesistente al Galatasaray, è stato proprio ‘The Special One’ a scatenare immediatamente il fuoco social contro il Galatasaray. Un attacco alla squadra prima in classifica che Mou conduce da tanto tempo, accusandola di favori arbitrali, di imbrogli (c’è un processo in corso per biglietti in nero dati ai tifosi) e altre irregolarità. Una situazione diventata esplosiva adesso, con la Federazione che ha sospeso l’arbitro e altri club che (seppure timidamente) si affiancano al Fenerbahce nella protesta contro la presunto ‘sistema Galatasaray’.

 

L’AGI ha intervistato il giornalista turco Dundar Kesapli, da 35 anni in Italia, corrispondente di numerose emittenti turche e consigliere dell’Ussi – Unione stampa sportiva italiana. Un giornalista che vive a Roma e conosce bene Mourinho anche per i suoi trascorsi alla guida della Roma “Il campionato turco per diverse ragioni sta vivendo un momento estremamente caotico conseguenza di una situazione che si protrae da diversi anni – spiega -, sappiamo che gli arbitri possono sbagliare, capita, ma nel campionato turco si stanno facendo molti errori. Questi, ad onor del vero, non favoriscono solo il Galasataray, ma quella è la squadra con più campioni e più forte del campionato. E poi dall’altra parte, alla guida della seconda squadra di Istanbul, c’è uno come Josè Mourinho che con gli arbitri, già di per sè, non è mai andato molto d’accordo. Per cui mediaticamente esce fuori che è solo il Galatasaray a godere dei favori arbitrali”. 

 

“Il presidente della Federcalcio turca, Ibrahimi Haciosmanoglu, quando è arrivato ha detto che voleva risolvere questa situazione – aggiunge Kesapli – e aveva garantito un impegno sul problema della qualità della classe arbitrale. Già prima del suo arrivo si era pensato che l’introduzione di arbitri stranieri potesse aiutare. Per questo recentemente è stato approvato l’impegno di direttori di gara provenienti da altri Paesi che coadiuvino il lavoro di quelli turchi. Le cose però non sono migliorate. Nella partita tra Galatasaray e Adana Demispor, per esempio, al Var c’erano tre arbitri stranieri. Eppure è successo il caos. Al momento non sappiamo se la decisione di dare un rigore inesistente al club primo in classifica sia stata collettiva, ma dalle voci che sono uscite da ambienti ben informati, in attesa della pubblicazione delle registrazioni ufficiali dell’audio, sembra che la terna al Var abbia detto che non c’era il rigore, ma l’arbitro sia stato irremovibile”.

 

La battaglia contro il Galatasaray nel nome di “un calcio pulito”, come urla da mesi Josè Mourinho (che il club avversario ha ribattezzato ‘The Crying One’, quello che piange), si arricchisce adesso di un nuovo capitolo. La scelta del proprietario dell’Adana Demispor di ritirare la squadra per protesta dà una scossa forte al sistema. “E’ quello che voleva ottenere con questo gesto – spiega Dundar Kesapli – non ha molto da perdere perché la sua squadra sta retrocedendo e ha voluto quindi fare un’azione plateale. Anche se potrebbe non essere una scelta etica la sua: infatti è stato accusato di aver preso questa decisione dopo aver parlato col presidente del Fenerbahce”. “Vedo con tristezza che siamo giunti a un punto morto – ha annunciato il presidente dell’Adana ultimo in classifica-. Per il bene del mio club, della mia famiglia, dei miei cari e della mia salute, annuncio le mie dimissioni dalla presidenza”. 

 

Cosa succederà adesso? Intanto l’arbitro colpevole dell’errore clamoroso è stato sospeso. “Ma la polemica è destinata a proseguire – spiega Kesapli – anche perchè alla guida della squadra rivale del Galatasaray c’è un allenatore-capopopolo come Mourinho che, come ha fatto qui a Roma con i supporter giallorossi, ha conquistato tutta la tifoseria del Fenerbahce che lo segue compatta e crede in lui come se fosse un condottiero”. 

 

AGI – Josè Mourinho guida l’offensiva mediatica contro il Galatasaray, i tifosi dell’altra parte (calcistica) di Istanbul, quella del Fenerbahce, sono compatti accanto al loro condottiero e soffiano sul fuoco delle polemiche. Dopo la clamorosa decisione dell’Adana Demispor di abbandonare il campo ieri dopo che l’arbitro Oguzhan Cakir aveva assegnato un rigore inesistente al Galatasaray, è stato proprio ‘The Special One’ a scatenare immediatamente il fuoco social contro il Galatasaray. Un attacco alla squadra prima in classifica che Mou conduce da tanto tempo, accusandola di favori arbitrali, di imbrogli (c’è un processo in corso per biglietti in nero dati ai tifosi) e altre irregolarità. Una situazione diventata esplosiva adesso, con la Federazione che ha sospeso l’arbitro e altri club che (seppure timidamente) si affiancano al Fenerbahce nella protesta contro la presunto ‘sistema Galatasaray’.
 
L’AGI ha intervistato il giornalista turco Dundar Kesapli, da 35 anni in Italia, corrispondente di numerose emittenti turche e consigliere dell’Ussi – Unione stampa sportiva italiana. Un giornalista che vive a Roma e conosce bene Mourinho anche per i suoi trascorsi alla guida della Roma “Il campionato turco per diverse ragioni sta vivendo un momento estremamente caotico conseguenza di una situazione che si protrae da diversi anni – spiega -, sappiamo che gli arbitri possono sbagliare, capita, ma nel campionato turco si stanno facendo molti errori. Questi, ad onor del vero, non favoriscono solo il Galasataray, ma quella è la squadra con più campioni e più forte del campionato. E poi dall’altra parte, alla guida della seconda squadra di Istanbul, c’è uno come Josè Mourinho che con gli arbitri, già di per sè, non è mai andato molto d’accordo. Per cui mediaticamente esce fuori che è solo il Galatasaray a godere dei favori arbitrali”. 
 
“Il presidente della Federcalcio turca, Ibrahimi Haciosmanoglu, quando è arrivato ha detto che voleva risolvere questa situazione – aggiunge Kesapli – e aveva garantito un impegno sul problema della qualità della classe arbitrale. Già prima del suo arrivo si era pensato che l’introduzione di arbitri stranieri potesse aiutare. Per questo recentemente è stato approvato l’impegno di direttori di gara provenienti da altri Paesi che coadiuvino il lavoro di quelli turchi. Le cose però non sono migliorate. Nella partita tra Galatasaray e Adana Demispor, per esempio, al Var c’erano tre arbitri stranieri. Eppure è successo il caos. Al momento non sappiamo se la decisione di dare un rigore inesistente al club primo in classifica sia stata collettiva, ma dalle voci che sono uscite da ambienti ben informati, in attesa della pubblicazione delle registrazioni ufficiali dell’audio, sembra che la terna al Var abbia detto che non c’era il rigore, ma l’arbitro sia stato irremovibile”.
 
La battaglia contro il Galatasaray nel nome di “un calcio pulito”, come urla da mesi Josè Mourinho (che il club avversario ha ribattezzato ‘The Crying One’, quello che piange), si arricchisce adesso di un nuovo capitolo. La scelta del proprietario dell’Adana Demispor di ritirare la squadra per protesta dà una scossa forte al sistema. “E’ quello che voleva ottenere con questo gesto – spiega Dundar Kesapli – non ha molto da perdere perché la sua squadra sta retrocedendo e ha voluto quindi fare un’azione plateale. Anche se potrebbe non essere una scelta etica la sua: infatti è stato accusato di aver preso questa decisione dopo aver parlato col presidente del Fenerbahce”. “Vedo con tristezza che siamo giunti a un punto morto – ha annunciato il presidente dell’Adana ultimo in classifica-. Per il bene del mio club, della mia famiglia, dei miei cari e della mia salute, annuncio le mie dimissioni dalla presidenza”. 
 
Cosa succederà adesso? Intanto l’arbitro colpevole dell’errore clamoroso è stato sospeso. “Ma la polemica è destinata a proseguire – spiega Kesapli – anche perchè alla guida della squadra rivale del Galatasaray c’è un allenatore-capopopolo come Mourinho che, come ha fatto qui a Roma con i supporter giallorossi, ha conquistato tutta la tifoseria del Fenerbahce che lo segue compatta e crede in lui come se fosse un condottiero”. 
 

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