• 11 Febbraio 2025 9:20

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Ecclestone punge Hamilton, “in Ferrari non dura, non mi piace”

Feb 10, 2025

Bernie Ecclestone, ex patron della Formula 1, ha espresso dubbi sulla longevità e sull’armonia dell’unione tra Lewis Hamilton e la Ferrari, in una recente intervista al giornale inglese Telegraph. Ecclestone, noto per le sue opinioni schiette e spesso controverse, non ha risparmiato critiche al sette volte campione del mondo, mettendo in discussione sia la sua motivazione che il suo stile di vita, e sollevando interrogativi sull’accoglienza che Hamilton riceverà a Maranello.

Ecclestone e i dubbi su Hamilton alla Ferrari

Secondo Ecclestone, Hamilton potrebbe non godere della stessa attenzione e dello stesso favore che aveva in Mercedes. Un fattore cruciale, a suo avviso, è la presenza di Charles Leclerc, un pilota già ben integrato nel team e che parla la lingua locale. Bernie prevede che, anche in caso di successo di Hamilton, potrebbero sorgere delle resistenze interne, alimentate dal suo arrivo improvviso e dal suo status di figura esterna.

L’ex patron del Circus ha inoltre toccato il tema della motivazione di Hamilton, suggerendo che il pilota britannico potrebbe aver perso parte del suo entusiasmo dopo aver conquistato sette titoli mondiali. A suo dire, se Hamilton non avesse mai vinto un campionato, l’incentivo a lottare per la vittoria sarebbe maggiore. Questa affermazione lascia intendere che Ecclestone dubita della capacità di Hamilton di mantenere lo stesso livello di impegno e determinazione ora che ha già raggiunto l’apice del successo.

Non solo l’aspetto sportivo è nel mirino

Le critiche di Ecclestone non si limitano all’aspetto sportivo, ma si estendono anche allo stile di vita di Hamilton al di fuori delle piste. Ecclestone disapprova il modo in cui Hamilton si espone pubblicamente, definendolo un atteggiamento che lo rende antipatico. In particolare, Ecclestone critica il suo abbigliamento e le sue attività nel mondo della musica, suggerendo che Hamilton dovrebbe concentrarsi esclusivamente sulla sua carriera di pilota. Ecclestone mette in dubbio la necessità per un pilota di successo e benestante di vestirsi in modo eccentrico e di dedicarsi ad attività considerate “senza senso“.

Nonostante le sue riserve, Ecclestone riconosce il talento di Hamilton come pilota, pur ridimensionandone la portata. Secondo l’ex capo della F1, Hamilton è abbastanza abile per vincere delle gare, ma forse non tanto quanto si crede. Questa affermazione suggerisce che Ecclestone ritiene che il successo di Hamilton sia dovuto in parte anche ad altri fattori, come la superiorità della sua vettura o le strategie del team.

Ecclestone menziona anche il ruolo di Piero Ferrari nella decisione di portare Hamilton alla Ferrari, esprimendo la speranza che la scelta si riveli azzeccata e che il team non debba pentirsene. Questa affermazione sottintende una certa preoccupazione per le possibili conseguenze negative dell’arrivo di Hamilton, sia in termini di dinamiche interne al team che di risultati sportivi.

Più di una remora impedisce a Ecclestone di godersi Hamilton in Ferrari

L’intervista di Bernie Ecclestone al Telegraph, quindi, dipinge un quadro scettico e disincantato dell’unione tra Lewis Hamilton e la Ferrari. L’anziano manager britannico mette in discussione la motivazione di Hamilton, la sua capacità di integrarsi nel team e il suo stile di vita, sollevando dubbi sulla longevità e sull’armonia di questa partnership. Le sue opinioni, sebbene controverse, offrono uno spunto di riflessione sulle sfide che attendono Hamilton nella sua nuova avventura a Maranello. Lewis, sicuramente, sarà pronto a smentire l’ex boss dell’amato Circus.

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